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Alex Zanardi compie un'altra impresa pazzesca

Il pilota emiliano è quinto a Misano senza protesi.

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Alex Zanardi compie un'altra impresa pazzesca Fonte: 123RF

Alex Zanardi continua a stupire. Il pilota 52enne e campione paralimpico è tornato nel mondo delle corse su quattro ruote senza le protesi, ottenendo un risultato strabiliante nel DTM a Misano Adriatico.

L’atleta emiliano ha conquistato il quinto posto in gara-2, corsa in notturna al volante della Bmw. La prova è stata vinta da Joel Erikson, davanti a Edoardo Mortara, ma tutti gli occhi erano su di lui, accolto con una ovazione al traguardo. Un riscatto dopo l’ultimo posto di sabato in gara 1: “Quinto? Non potete farmi questi scherzi, ho una certa età. Grazie a tutti per il supporto, siete tutti nel mio cuore, è stato un week-end emozionante”, sono le parole riportate dall’Ansa.

“Il quinto posto è il premio di questo intero weekend. Sono molto felice di aver raggiunto questo risultato alla mia età, non avrò molte altre occasioni per festeggiare risultati di gara come questo”.

“Ero molto veloce in pista e non sapevo che fare quando piloti più lenti continuavano a comparire davanti a me…”, ha scherzato.

“Seriamente, sono molto grato che Bmw Motorsport mi abbia dato questa opportunità. Hanno sempre creduto che ce la potessi fare. Questa fiducia è un grande dono e sono felice di essere stato capace di ripagarla. Grazie mille anche alla famiglia del Dtm, per avermi accolto a braccia aperte. Questo weekend conserverà sempre un posto nel mio cuore. Mi ci sono voluti 51 anni per fare questa esperienza, ma almeno ne ho avuta la possibilità”.

Alcune settimane fa aveva commentato così l’impresa che stava per compiere: “La follia vera è Misano. Il DTM è il campionato più competitivo al mondo. Se salissi sulla Ferrari di Vettel e prendessi un secondo da lui che fa la pole, resterei molto probabilmente fra i primi dieci. Nel DTM, con Audi, Mercedes e BMW che mettono in pista auto dalle prestazioni molto simili, guidate da piloti super professionisti, in mezzo secondo c’è tutto lo schieramento. Io, a parte il problema delle protesi, ho un deficit di esperienza specifica rispetto a chi nel DTM ci corre da anni, quindi pensare di stare in mezzo al gruppo per me è pura utopia. Però, chi se ne frega. È una macchina bellissima e la voglio provare, anche se l’unica altra macchina che riuscirò a mettermi dietro in gara probabilmente sarà la safety-car”.

 

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