Ditegli tutto, ma anti-Juve no. Ivan Zazzaroni si difende su twitter dall’accusa di remare contro i bianconeri. Dopo aver postato un toccante ricordo dell’ex presidente della Roma, Dino Viola, morto il 19 gennaio del 1991 (“Uno dei presidenti di calcio più eleganti, soprattutto nei modi, che abbia conosciuto, #DinoViola fin troppo naturale rimpiangerlo a quasi trent’anni (28 oggi) dalla morte”), un follower lo punzecchia scrivendo: “Gli #ANTIJUVE sono tutti vostri Idoli”. Non si fa attendere la replica con cui Zazzaroni rivela un retroscena: “Non scherziamo. Boniperti mi adorava. Mi voleva addirittura capo della comunicazione, negli anni 80. Giampiero Boniperti, calcio, classe e autorevolezza, Storicamente il primo a dirmi: “Zazza, tagliati i capelli”…”.
MA QUALE ANTI-JUVE – Già in passato il direttore del Corriere dello sport aveva chiarito la sua posizione editoriale nei confronti di chi lo accusava di tifare per il Napoli: “E’ un pregiudizio: non mi schiero con nessuno, scrivo e dico quello che penso, come ho fatto sempre. Solo un idiota si metterebbe contro 12 milioni di persone per ragioni editoriali e io no lo sono. Il Napoli non ha bisogno di sostegni esterni”. C’è anche chi lo critica perchè pontifica sui temi calcistici senza mai essere stato un giocatore, ma anche su questo capo d’accusa c’è stata la replica a testa alta: “I rancorosi mi accusano di non aver mai calciato un pallone: segnalo che ho giocato dagli 8 ai 28 anni oltre 500 partite in varie categorie, dai Pulcini alla Terza, alla D. Il più grande analista di calcio che ho conosciuto, Adalberto Bortolotti, non ha mai indossato gli scarpini”.