Il Milan scongiura il terzo ko in campionato impattando alla ‘Dacia Arena’ di Udine. I rossoneri dopo essere andati sotto hanno acciuffato il pari in pieno recupero grazie alla zampata risolutiva di Zlatan Ibrahimovic, ancora una volta linfa vitale per le sorti del Diavolo.
Per l’attaccante svedese, quello messo a referto alla Dacia Arena, è stato un gol che finisce, inevitabilmente, per arricchire di un altro record la pluridecorata carriera del numero 11 milanista.
Il suo sigillo in quel di Udine, infatti, altro non è che l a sua rete numero 300 nei top campionati europei, ossia annoverando nel conteggio Serie A, Premier League, Liga, Ligue 1 e Bundesliga.
All’appello manca soltanto la massima serie tedesca, dove Ibra non ha mai giocato, mentre per quanto riguarda gli altri principali tornei nazionali l’impronta lasciata dal centravanti scandinavo è piuttosto evidente: 154 centri in Italia, 113 in Francia, 17 in Inghilterra e 16 in Spagna per un totale di 450 presenze complessive.
Dal 2000 a oggi, Ibrahimovic è il terzo giocatore a tagliare tale traguardo. Davanti a lui ci sono soltanto i due mostri sacri di riferimento dell’ultima generazione calcistica: Cristiano Ronaldo a quota 483 e Lionel Messi secondo in questa speciale graduatoria a 475.
A 40 anni appena compiuti, è ancora lui il faro della formazione allenata da Stefano Pioli: con il guizzo di Udine (Ibra non segnava in pieno extratime dal novembre 2020) fanno 91 sigilli in 146 presenze con la maglia del Milan.
In questa stagione ha messo la firma in tutte le trasferte nelle quali è sceso in campo: Bologna, Roma, Genova, Firenze e Udine. Morale della favola: imprescindibile.