Il ranking ATP ha appena registrato un cambio della guardia, dal momento che il regno di Carlos Alcaraz è durato, almeno per il momento, solo tre mesi. L’assenza per infortunio agli Australian Open è costata cara al talento murciano, superato da Novak Djokovic, passato dalla posizione numero 4 alla 1 della classifica mondiale dopo il decimo trionfo della carriera a Melbourne, ottenuto ai danni di Stefanos Tsitsipas, che in caso di successo si sarebbe garantito la prima, storica volta alla guida della classifica mondiale.
- Saranno Djokovic, Alcaraz e Tsitsipas i dominatori del tennis nel 2023?
- "Nessuna prova": Zverev assolto dall'accusa di violenza nei confronti dell'ex fidanzata
- Zverev, dai trionfi alle ATP Finals al dramma del Roland Garros: il calvario è alle spalle
Saranno Djokovic, Alcaraz e Tsitsipas i dominatori del tennis nel 2023?
Saranno questi tre i dominatori della scena durante tutto il 2023? Tutto lascia pensare questo, alla luce dei seri guai fisici che attanagliano Rafa Nadal, eliminato al secondo turno a Melbourne dallo statunitense McDonald anche a causa del riacutizzarsi dei problemi alla gamba sinistra. Chissà però che a breve termine non possa dire la propria anche Alexander Zverev, uno che prima della lunghissima assenza a causa del grave infortunio alla caviglia subito durante la semifinale del Roland Garros 2022 aveva accarezzato l’apice del tennis mondiale, issandosi fino alla seconda posizione del ranking dopo aver trionfato alle ATP Finals 2021.
Ebbene, sulla strada verso il ritorno ad altissimi livelli il tedesco di origini russe, rientrato sui campi proprio agli Australian Open, potrà concentrarsi solo sul proprio lavoro, essendo venuto meno il rischio di sanzioni disciplinari da parte dell’ATP in merito alle accuse di violenza domestica che da tempo gravavano sul capo di Zverev.
“Nessuna prova”: Zverev assolto dall’accusa di violenza nei confronti dell’ex fidanzata
Al termine di un’indagine indipendente commissionata nell’ottobre 2021 e condotta da The Lake Forest Group (Lfg) con l’apporto esterno del consulente legale di Atp, che ha fornito assistenza con accesso a informazioni e testimoni, il massimo ente tennistico mondiale ha infatti deciso di non adottare alcun provvedimento nei confronti di Zverev, che era stato accusato dall’ex fidanzata Olya Sharypova. “A causa della mancanza di prove attendibili e di testimonianze oculari, oltre alle dichiarazioni contrastanti di Sharypova, Zverev e di altri intervistati, l’indagine non è stata in grado di confermare le accuse di abuso, né di determinare l’esistenza di violazioni delle regole dell’Atp sulle infrazioni in loco o sulle infrazioni gravi dei giocatori”, recita il comunicato.
La relazione tra Zverev e Sharypova è durata 13 mesi. Nel 2020, prima sui social e poi in un’intervista, la russa ha accusato il tennista di violenze, tra le quali ci sarebbe stato un tentativo di soffocamento con un cuscino in una camera d’albergo durante gli Us Open dell’agosto 2019 e poi un attacco fisico e verbale durante l’ATP Masters 1000 di Shanghai disputatosi nell’ottobre 2019.
Zverev, dai trionfi alle ATP Finals al dramma del Roland Garros: il calvario è alle spalle
Tuttavia, dall’esame dei registri operativi relativi al torneo di Shanghai, i documenti inviati sia da Zverev sia da Sharypova, i file audio e le chat tra i due, del materiale presentato da testimoni terzi e anche da interviste approfondite con gli stessi due protagonisti ed altre 24 persone, tra cui familiari e amici, tennisti e altre parti coinvolte nell’Atp Tour, non sono emerse prove a carico del tennista. Nessuna sanzione, quindi, a meno che non emergano nuove prove, come recita ancora il comunicato.
Per Zverev, quindi, classe ’97, vincitore di 19 tornei in carriera, tra i quali due edizioni delle ATP Finals e del Masters 1000 di Madrid, oltre che dell’oro olimpico a Tokyo 2020, può riprendere serenamente la risalita nel rankng dal 14° posto dove il tedesco era precipitato a causa dei sei mesi di assenza per l’operazione ai legamenti della caviglia sei dei quali nel 2021 che lo ha proiettato ai massimi livelli internazionali. In carriera Zverev vanta quattro semifinali nei tornei dello Slam, oltre alla finale persa agli US Open 2020 contro Dominic Thiem. Al rientro sui campi agli Australian Open 2023 Zverev si è fermato agli ottavi di finale, eliminato in tre set dal canadese Denis Shapovalov.