Il Bari aveva disperatamente bisogno di piazzare un colpo ad effetto per risollevare il morale d’un ambiente scosso dalla mancata promozione in Serie A e pronto a salutare le stelle Caprile e Cheddira. Ecco, allora, che il club di Luigi De Laurentiis ha estratto il coniglio dal cilindro, definendo l’ingaggio di Jérémy Ménez. Da Bari a Barletta, restando nell’incantevole Puglia. La squadra, che milita in Serie D, si è assicurata l’ex Inter Ezequiel Schelotto.
- Il talento (incostante) di Ménez al servizio del Bari
- Da San Siro al San Nicola: la parabola di Ménez
- Ecco come i tifosi del Bari accolgono Ménez
- E a Barletta si sogna con l'arrivo di Schelotto
Il talento (incostante) di Ménez al servizio del Bari
Il 36enne francese, che si è liberato dalla Reggina, firmerà un contratto di un anno con opzione per un’altra stagione in caso di promozione nella massima serie. Superate le visite mediche, in programma domani, raggiungerà il resto del gruppo a Roccaraso.
Reduce da un’annata da cinque gol e tre assist alla corte di Pippo Inzaghi, Ménez ha scelto di restare tra i cadetti, accettando la proposta del Bari. Mister Michele Mignani potrà contare sull’estro di un calciatore che ha colpi da fenomeno, ma la cui carriera è stata segnata da mancanza di continuità, pigrizia e atteggiamenti sopra le righe.
Da San Siro al San Nicola: la parabola di Ménez
Sì, Ménez è uno di quei calciatori in grado di infiammare una piazza. Ma anche di esasperarla. Lo racconta la sua storia, che sarebbe potuta essere fenomenale. E, invece, si è rivelata in costante discesa. Il top – tra prestazioni superlative e altre anonime – lo ha raggiunto tra il 2008 e il 2016, quando ha indossato le casacche di Roma, Paris Saint-Germain e Milan. Quindi, il declino. Con continui cambi di squadra. Bordeaux, Antalyaspor, América, Paris FC e Reggina, dov’è rimasto due stagioni senza riuscire a regalare il ritorno tra i big agli amaranto.
Ecco come i tifosi del Bari accolgono Ménez
“Ha 36 anni, vero, ma è tanto che non avevamo un giocatore di questo livello. Sicuro non è uno che soffre la pressione di 60mila persone. Spero sia adeguatamente motivato” scrive bepy77 su un forum dedicato ai biancorossi. “Da usare col contagocce, così come fatto con il buon Antenucci” aggiunge un altro tifoso del Bari. “Due buoni profili Ménez e Ciano (altro nome nel mirino dei galletti, ndr). Magari li avessimo presi qualche anno fa! commenta ‘1969’.
E a Barletta si sogna con l’arrivo di Schelotto
Ricordate ‘El Galgo‘, il levriero? Proprio lui: Ezequiel Schelotto, argentino naturalizzato italiano classe 1989, che ha fatto ritorno in Italia dopo aver giocato (poco, molto poco) in Sud America con Racing Club, Aldosivi e Deportivo Morón. A scommettere sulle sue qualità è stato il Barletta, club di Serie D che punta al salto di categoria.
Proprio come Ménez, anche Schelotto avrebbe potuto avere una carriera ben più brillante. All’exploit con l’Atalanta ha fatto seguito il flop con l’Inter, prima di iniziare un lungo viaggio in giro per mondo, con tappe anche in Portogallo e Inghilterra.