Due colpi per rivoluzionare il centrocampo del Milan dopo la partenza di Tonali e garantire maggiore fisicità a Pioli. Dopo Loftus-Cheek, ecco Reijnders: il nuovo Diavolo prende forma anche in mediana, il reparto che più di tutti aveva bisogno di essere ridisegnato in seguito ai problemi della scorsa annata. In attesa del recupero di Bennacer, il tecnico emiliano pensa di accantonare il 4-2-3-1 per passare definitivamente al 4-3-3.
- Pioli cambia sistema di gioco: addio 4-2-3-1?
- Milan, le nuove armi a disposizioni di Pioli
- Con Reijnders il Milan ha pescato il jolly
Pioli cambia sistema di gioco: addio 4-2-3-1?
Il 4-2-3-1 ha fatto le fortune del Milan campione d’Italia, ma la scorsa stagione i rossoneri hanno tremendamente sofferto, al punto che, per salvare l’annata ed evitare di ritrovarsi fuori dalla zona Champions, Pioli si è visto costretto a passare a un più equilibrato 4-3-3. L’idea è di riproporlo anche nel 2023/24, come testimoniano gli acquisti di Loftus-Cheek e Reijnders.
Milan, le nuove armi a disposizioni di Pioli
Rispetto a Tonali, l’ex Chelsea Loftus-Cheek è più abile in fase di interdizione e con i suoi 191 centimetri garantisce anche un importante presenza fisica. Lo stesso Tijjani Reijnders, appena prelevato dagli olandesi dell’AZ Alkmaar in cambio di 20 milioni di euro, è dotato di un fisico imponente, essendo alto 185 centimetri. Nei pensieri di Pioli potrebbero affiancare Bennacer in cabina di regia, anche se l’ex Empoli, attualmente infortunato, tornerà arruolabile soltanto sul finire del 2023.
Nella prima parte di stagione, dunque, si riveleranno preziose le alternative a disposizione dell’allenatore di Parma: da Krunic a Pobega, passando per Saelemaekers. Con questo centrocampo, prende corpo l’idea di un tridente composto da Pulisic e Rafa Leão sulle corsie esterne, con Giroud come terminale offensivo.
Con Reijnders il Milan ha pescato il jolly
È proprio il caso di dirlo, vista la duttilità del classe 1998 nato a Zwolle. Reijnders può tranquillamente giocare da mezzala in un centrocampo a tre, ma può anche essere uno dei due mediani nel caso Pioli intendesse far ritorno al 4-2-3-1. Non solo: nell’arco della sua carriera è stato impiegato pure come trequartista, per cui potrebbe essere una soluzione in più lì davanti.
Di sicuro, è un giocatore su cui si può fare totale affidamento. Nell’ultima stagione con l’Az Alkmaar ha infatti risposto sempre presente: non ha saltato neppure una delle 54 partite disputate dal club olandese tra Eredivisie, Conference League e coppa nazionale. Tra le sue qualità, l’abilità negli inserimenti, la capacità nel confezionare assist (otto nell’ultima Eredivisie) e un feeling con il gol niente male.