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Milan, Sabatini boccia il nuovo corso: Maldini non avrebbe mai venduto Tonali

Duro attacco di Sabatini alla nuova proprietà rossonera. L'ex ds della Salernitana senza peli sulla lingua: "Ho disprezzato il modo in cui Maldini e Massara sono stati silurati".

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Duro attacco di Walter Sabatini al Milan. A far infuriare l’ex direttore sportivo della Salernitana il modo in cui il club rossonero guidato da RedBird ha silurato Maldini e Massara, ovvero i principali artefici del 19esimo scudetto del Diavolo. “Disprezzo totalmente questa scelta, anche nei modi” ha dichiarato senza troppi giri di parole Sabatini nel corso di un intervento in diretta ai microfoni di Radio 24.

L’affondo di Sabatini: nel mirino la nuova proprietà del Milan

Del 68enne dirigente di Marsciano si può dire tutto e il contrario di tutto, ma su una cosa non si può non essere d’accordo in maniera comune: è una persona che non ha peli sulla lingua. Diretto, forse anche troppo. A volte sfrontato. Sicuramente, mai banale. Mai. Che sia operativo oppure in attesa di una chiamata. Così Sabatini non si è lasciato sfuggire l’occasione di puntare il dito contro chi ha deciso di ribaltare il Milan, mandando via un’autentica leggenda del calibro di Paolo Maldini. “Maldini e Massara hanno ereditato le macerie del Milan, eppure lo hanno portato a vincere lo scudetto. Non posso non disprezzare questa scelta”.

La teoria di Sabatini sulla cessione di Tonali

Secondo Sabatini, l’addio dei due dirigenti rossoneri e la partenza di Sandro Tonali in direzione Newcastle sarebbero in qualche modo legati. Proprio così: “Il Milan – ha continuato nel suo attacco ‘on air’ – si è privato di Tonali subito dopo aver mandato via Maldini”. Una casualità? Non la pensa affatto così, Sabatini: “Credo che Maldini non avrebbe mai concesso il suo via libera a quell’operazione, per quanto grassa sia stata”.

Ciclone Sabatini: ne ha anche per gli arabi

Un autentico fiume in piena, l’ex direttore sportivo di Lazio, Roma e Inter. “Gli arabi non possono permettersi di comprare il sentimento del calcio. Noi lo abbiamo, loro no”. Sabatini spiega, poi, cosa intende per sentimento del calcio: “Mi riferisco alla conoscenza di questo sport e all’amore che nutriamo per il pallone”. In riferimento ai 100-150 milioni che l’Arabia Saudita sarebbe pronta a offrire per Pogba, dice: “Queste offerte, se reali, fanno impazzire ulteriormente i prezzi”. Intanto, dopo la sua ultima avventura con la Salernitana, Sabatini ha di recente annunciato l’intenzione di voler formare un team di consulenti per i club calcistici: “Continuerò a lavorare nel calcio, ma in modo diverso. Lo farò da consulente, disponibile per i club che ne potrebbero aver bisogno”.

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