Quello che probabilmente nessuno si poteva immaginare è accaduto nei quarti di finale dell’ATP 500 di Dubai. Il serbo numero 1 del mondo Novak Djokovic, al suo primo torneo dopo la forzata non partecipazione agli Australian Open, è stato battuto dal 28enne ceco Jiri Vesely, ex grande promessa del circuito e numero 35 del mondo nel 2015 ma attualmente sceso al 123° posto. Djokovic tra l’altro per questa sconfitta perderà  il numero 1 del mondo che deteneva da più di due anni: lunedì verrà infatti spodestato dal russo Daniil Medvedev.
Djokovic era ininterrottamente numero 1 dal 3 febbraio 2020, ma soprattutto uno dei Fab Four del tennis mondiale (uno tra lui, Rafael Nadal, Roger Federer e Andy Murray) era numero 1 ininterrottamente dal 2 febbraio 2004, quando Federer spodesto Andy Roddick.
6-4 7-6 il punteggio in poco meno di due ore di gioco a favore di Vesely che dopo aver preso subito un break di vantaggio in avvio di match si è fatto rimontare nel quarto game ma poi ha operato l’allungo decisivo per la conquista del primo parziale nel settimo gioco. Anche nel settimo game del secondo set Nole va sotto di un break, sul 5-4 il suo avversario serve per il match ma gli strappa il servizio e trascina il parziale al tie-break nel quale Vesely va subito sul 3-0 e alla fine riesce a portarlo a casa per 7-4.
Il ceco in semifinale affronterà il canadese Denis Shapovalov, che ha battuto col punteggio di 7-6 6-3 il lituano Ricardas Berankis, mentre il polacco Hubert Hurkacz, il giustiziere di Jannik Sinner, se la vedrà col russo Andrey Rublev, che ha avuto la meglio in rimonta per 2-6 6-3 6-1 sullo statunitense Mackenzie McDonald.