Gli incidenti durante Cagliari-Napoli di ieri riaccendono i riflettori sulla vibolenza nel calcio: il Ministro dello Sport Andrea Abodi ha stigmatizzato quanto avvenuto alla Unipol Domus e aperto alla possibilità di introdurre gli scanner per il riconoscimento facciale negli stadi italiani.
- Cagliari-Napoli, gli incidenti alla Unipol Domus
- Abodi sugli incidenti di Cagliari-Napoli
- Violenza nel calcio, Abodi apre agli scanner facciali
- I problemi legati agli scanner facciali
Cagliari-Napoli, gli incidenti alla Unipol Domus
“Quelli non sono tifosi”. Così il Ministro dello Sport Andrea Abodi ha commentato gli incidenti avvenuti ieri a Cagliari tra i tifosi sardi e gli ultras del Napoli, che hanno portato alla sospensione per circa 7 minuti dell’incontro in corso alla Unipol Domus. A farne le spese uno steward ferito dopo il lancio di un petardo.
Abodi sugli incidenti di Cagliari-Napoli
Abodi, intervenuto durante un evento a sostegno del “Campo dei Miracoli” di Corviale, a Roma, ha stigmatizzato il comportamento dei tifosi e sottolineato ancora una volta la necessità per il mondo dello sport e in particolare per il calcio italiano di liberarsi dei violenti. “È bene che si capisca che chi non rispetta le regole del calcio deve uscire fuori dal calcio – ha proseguito Abodi – . L’impegno è anche quello di far intervenire la tecnologia che renda sempre più oggettiva e incontrovertibile la decisione che verrà presa. Alcune possono essere prese dal giudice sportivo, altre dal club che possono togliere il gradimento”.
Violenza nel calcio, Abodi apre agli scanner facciali
E a proposito di tecnologia, Abodi ha aperto alla possibilità che gli stadi italiani vengano dotati degli scanner per il riconoscimento facciale dei tifosi. “Ne abbiamo discusso con il ministro Piantedosi – ha aggiunto Abodi -, ne parliamo con il garante della privacy. La tecnologia è pronta, adesso sta al superamento di alcuni aspetti burocratici e credo che la soluzione di problemi come questi vadano ben oltre la burocrazia”.
I problemi legati agli scanner facciali
Dell’introduzione degli scanner facciali allo stadio si parla già da qualche anno in serie A, in particolare il dibattito si è acceso dopo il 2021, quando questa tecnologia è stata introdotta negli impianti delle squadre di baseball di New York, gli Yankees e i Mets. Oltre ai problemi normativi legati alla privacy, l’utilizzo degli scanner richiederebbe un aumento del personale necessario a gestire la sicurezza dell’evento-partita, dagli agenti delle forze dell’ordine allo staff privato.