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Addio Pelè, quel dualismo con Maradona che non trovò mai un vero vincitore

Fuoriclasse di epoche diverse ma accomunati dal genio, la Perla Nera e il Pibe hanno fatto la storia del calcio

Pubblicato:

Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Prima che spuntasse fuori il genio di Maradona tra i bambini che giocavano a calcio quando qualcuno esagerava nel tentare le giocate impossibili immancabilmente usciva fuori la frase: “ma chi sei? Pelè?”. Il brasiliano era per tutti il prototipo del più forte di tutti, quello capace di segnare sempre e in ogni modo. Dopo Maradona però le cose cambiarono. Quando l’Argentina vinse il Mondiale ’86 trascinata da solo o quasi dal piede mancino di Diego, la Gazzetta rovesciò il mondo con un titolo epico: “E’ Pelè che è il Maradona nero”. E non il contrario come si era detto fino a quel giorno.

Pelè e Maradona, tanto diversi ma mai nemici

Un dualismo che aveva tutti gli elementi perfetti per dividere in due i tifosi: un brasiliano contro un argentino, un gentleman apparente contro uno scugnizzo in preda ai vizi, ma tutti e due artisti del pallone.

Pelè pianse per la morte di Maradona

“Che triste notizia. Ho perso un grande amico e il mondo ha perso una leggenda. Ci sarà ancora molto da dire, ma per ora possa Dio dare forza ai membri della famiglia. Un giorno, spero che potremo giocare a pallone insieme nel cielo”. Questo disse due anni fa Pelè il giorno della morte di Maradona. Oggi, forse, quella partita mai giocata è già iniziata in cielo.

Pelè e Maradona non se le sono mai mandate a dire

Non che non ci fossero stati attriti tra i due. Quando l’Argentina perse la finale, Pelé disse che lui quel titolo con il Brasile non avrebbe mai potuto perderlo. E Maradona rispose che non avrebbe più parlato di O’ Rey, “Cosa posso dire di questo vecchio che ormai vive della mia luce riflessa e che trova un senso sui giornali solo se parla di me?”

In realtà i due continuarono ad affrontarsi in modo sempre molto velenoso, sui giornali e nei talk show anche se resta memorabile un faccia a faccia all’insegna dell’amicizia in un programma sportivo argentino, quando i due palleggiarono anche di testa assieme. Quando la FIFA decise di eleggere il giocatore del secolo cercò di accontentare entrambi, in un dualismo che non si risolse mai e che alla fine i due decisero di superare.

Nel 2014 Maradona disse di non provare altro che rispetto per Pelé che stava attraversando drammatici problemi di salute. ‘O Rey lo ringraziò appena uscito dall’ospedale dicendogli “Io e te siamo molto più vicini di quanto la gente potrà mai avere pensato”.

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