C’è anche il suo nome nell’elenco delle 30 convocate che il ct azzurro Davide Mazzanti ha diffuso oggi, martedì 2 maggio, per i prossimi impegni della Nazionale in Nations League 2023. Oltre al ritorno di Paola Egonu, complice una vicenda triste e complicata che la aveva indotta a riflettere, e all’ingresso di Ekaterina Antropova dopo le estenuanti traversie per ottenere il passaporto italiano, tra le azzurre compare anche il nome di Adhuoljok John Majak Malual, al suo debutto nell’Italvolley.
- Chi è Adhuoljok John Majak Malual
- I numeri di Malual
- Adhuoljok Malual John Majak: la maglia azzurra
- Le parole di Adhuoljok
Chi è Adhuoljok John Majak Malual
Classe 2000, l’opposto di Casalmaggiore rimane sicuramente dietro alle prime scelte di Mazzanti che ha una graduatoria ben definitiva, sulla carta, in base alla lista delle pallavoliste selezionate: sicuramente Paola Egonu, ma anche Ekaterina Antropova e Sylvia Nwakalor hanno un vantaggio evidente su questa 23enne che ha dimostrato nel corso della stagione di voler crescere. E di meritarsi la convocazione: in trenta occasioni nel corso di questa stagione, per complessivi 75 set ha dato mostra delle sue qualità in attacco.
I numeri di Malual
L’opposto ha messo a segno 166 punti (7 aces, 38,8% in fase offensiva, 14 muri), chiudendo la regular season al sesto posto.
Alla seconda stagione in A1, la sua capacità di adattamento e di accumulare punti è increscendo dopo aver passato a Sassuolo una fase in crescendo importante. Tanto che nel suo curriculum compare anche la convocazione nella Nazionale Under 20 che le ha dato l’occasione di partecipare ai Mondiale di categoria, in programma in Messico dal 12 al 22 luglio 2019.
Il suo arrivo nel 2020 a Sassuolo, intervallato da una parentesi negli negli USA con la maglia delle Longhorns della University of Texas, è stato centrale per il salto di categoria.
Adhuoljok Malual John Majak: la maglia azzurra
Adhuoljok Malual John Majak, nata a Roma da genitori del Sud Sudan, è arrivata all’Argentario Under 14 nella stagione 2013 – 2014, stagione nella quale la società della collina ha vinto il campionato ed ha conquistato un importantissimo quarto posto alle finali nazionali di Barletta. Nella stagione successiva quel gruppo vinse il campionato trentino Under 16 mentre nell’anno successivo a Lecce conquistò il nono posto, sempre dopo aver vinto il campionato provinciale.
Quell’estate, poi, Malual si è trasferita al Club Italia, dove ha militato anche Julia Ituma scomparsa in Tuchia ormai alcune settimana fa e che aveva conquistato giovanissima una maglia in A1 anche grazie alla formazione ricevuta qui. Grazie al Club Italia, l’opposto classe 2000 ha disputato una stagione in Serie A2 e una in Serie A1, riuscendo a entrare nel giro delle Nazionali.
Adhuoljok ha tre tra fratelli e sorelle: la sorella Ajack milita nella formazione Under 18 del Busto Arsizio, il fratello Dhieiu John Majak gioca nelle giovanili di Trentino Volley.
Le parole di Adhuoljok
“Sono molto contenta di arrivare a Sassuolo, dopo i due anni passati al Centro Pavesi con il Club Italia – aveva dichiarato la giocatrice cresciuta nell’Argentario al Giornale del Trentino – Sono stati anni importanti, di grande preparazione e crescita e ora non vedo l’ora di arrivare a Sassuolo. Arrivo per dare il massimo, sperando di portare quella sicurezza e quel ritmo di gioco che ho imparato al Club Italia. Spero di poter diventare un punto di riferimento per le mie compagne – continua Adhu – e poter aiutare nei momenti di difficoltà. Dalla prossima stagione mi aspetto grandi cose, siamo una squadra molto giovane e sono certa che daremo tutte il massimo”.
Più di recente, Adhuoljok ha espresso il suo orgoglio per la maglia azzurra in un’intervista rilasciata alla FIVB, che costituisce un rinvigorimento di quanto già affermato:
“Amo il Sud Sudan e amo anche l’Italia perché è qui che sono nata e cresciuta. Fin da bambina ho sempre voluto giocare per la nazionale italiana. Se il Sud Sudan avesse una squadra nazionale che gareggia ad alto livello, allora forse l’avrei preso in considerazione”. Sui paragoni con Paola Egonu, un modello anche per lei si è detta molto lusingata: “Mi motiva davvero essere paragonata a uno dei migliori giocatori del mondo. Mi dà molta speranza quando le persone vedono questo in me perché Egonu è tecnicamente lassù”.
Ora potrebbe avere l’opportunità di iniziare a vederla giocare da vicino, con quella maglia addosso che entrambe hanno sudato e voluto più di ogni altra cosa.