Tocca a Daniela, moglie di Alex Zanardi, rendere omaggio a quei ragazzi che hanno concluso Obiettivo tricolore. “È stato bellissimo. Oggi Alex sono questi ragazzi. E non solo oggi, ne hanno tutti un bel pezzo dentro”, ha detto.
Domenica pomeriggio, come riferisce la Gazzetta dello Sport, i partecipanti hanno concluso la grande staffetta a scopo benefico in handbike voluta dal campione bolognese e Daniela ha deciso di parlare. Di dare loro quelle parole che avrebbe dovuto pronunciare Zanardi attraverso un breve testo.
L’incidente di Alex Zanardi in handbike: che cosa è accaduto
Proprio il 19 giugno scorso, a Pienza, quel grave, assurdo incidente lo ha fermato e lo ha costretto al ricovero. All’operazione al coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena.
Sua moglie Daniela Manni, che gli è accanto, ha voluto seguire l’arrivo finale della staffetta, a Santa Maria di Leuca, attraverso una videochiamata dalla Toscana, e ha mandato queste parole di affetto e di vicinanza a tutti i presenti. Un messaggio toccante per quanti sono gli amici e i compagni di Alex, nella lotta per la vita.
Obiettivo Tricolore, il progetto di Zanardi dopo il lockdown
La staffetta, fortemente voluta da Zanardi, si chiama Obiettivo Tricolore, ed è partita venerdì 12 giugno da Luino, in provincia di Varese, al confine tra l’Italia e la Svizzera, per concludersi domenica 28 a Santa Maria di Leuca, nel Salento, proprio sulla punta dello Stivale. Una finalità di speranza ha animato l’iniziativa e lo slancio di Alex è stato importante perché si potesse realizzare questo progetto.
Un impegno che ha profuso in ogni particolare e che ha spinto la moglie Daniela a spendersi, ancora una volta, per dare affetto e sostegno a quanti hanno proseguito fino al Salento. Mentre Alex continua a combattere. Come condiviso con la famiglia, il personale medico del Policlinico senese, darà lettura di nuove notizie solo quando vi saranno cambiamenti significativi. Intanto, anche questa è per Alex, al pari degli striscioni che hanno occupato gli spalti degli stadi vuoti.
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