La Juventus gioca solo a sprazzi e questo, unito alle assenze dei lungodegenti Chiesa e Pogba e dello squalificato Di Maria, è alla fine un prezzo troppo alto da pagare: il Milan ora è a -7 e la vittoria esterna ancora una chimera.
Il secondo kappaò in campionato non pareva una storia già scritta all’alba del match: “La squadra ha fatto bene nei primi 25 minuti, poi abbiamo iniziato a passare la palla indietro, ma, a parte i pali di Leao, non abbiamo subito niente. I gol che abbiamo subito erano evitabilissimi: troppi gli errori tecnici commessi. E quando non sfrutti le occasioni e sbagli, paghi: il Milan ha fatto il primo tiro su una palla persa e nel secondo tempo abbiamo commesso ancora un errore simile e alla fine siamo crollati a livello psicologico. Quando si perde, si sta zitti”.
Per fortuna si torna subito in campo, anche se la trasferta in Israele esige una vittoria per proseguire la strada in Champions League: “Bisogna subito reagire, perché martedì c’è una partita importante. Bisogna in qualche modo uscire da questa situazione, con le buone o con le cattive. Non è questione di giocare bene o di giocare male, ma di reagire e di vincere i contrasti. Il campionato abbiamo tempo per sistemarlo”.