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Allenatori, il pagellone del 2023, l’anno sì per De Zerbi, Guardiola e Inzaghi, flop Garcia, mistero Mourinho

Diamo il benvenuto al 2024 riepilogando quello che è accaduto nel 2023 attraverso i voti ai tecnici che lo hanno caratterizzato. Promossi e bocciati

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Anno nuovo, vita nuova. Ma è anche il momento di fare il bilancio di ciò che è stato. Lo abbiamo fatto con un bel pagellone sugli allenatori per descrivere gli ultimi 12 mesi che hanno vissuto. C’è chi è riuscito a vincere a tutto, chi ha ottenuto il massimo risultato possibile e chi invece ha fallito il compito che gli era stato assegnato. Ma nessun verdetto, nella vita e nello sport, è definitivo. C’è sempre tempo e modo di rimediare: il consiglio è di partire già con i buoni propositi del 2024. Possibilmente, da rispettare.

I promossi del 2023

Il più grande di tutti non può che essere Pep Guardiola (voto 10) che è riuscito finalmente a vincere pure la Champions. Il tecnico spagnolo ha portato a casa quasi ogni titolo possibile. Ha raggiunto la perfezione pure Luciano Spalletti (voto 10), che ha riportato lo scudetto a Napoli 33 anni dopo. Tra i promossi c’è Simone Inzaghi (voto 8,5) che all’Inter sta proponendo un bel calcio e che però deve portare alla vittoria del campionato.

Lo spettacolo del Brighton ha un nome e cognome: Roberto De Zerbi (9). Il nuovo che avanza in Italia sono Thiago Motta (8), Raffaele Palladino (8) e Vincenzo Italiano (8). Il futuro può essere il loro. Chiosa su Arteta (8,5) che ha tenuto in vita la Premier un po’ più del previsto e su Emery (8) che ha ribaltato l’Aston Villa. La sorpresa è Farioli (8) in Ligue 1.

I rimandati del 2023

Ci mancava solo l’invasione delle cavallette e l’acqua mutata in sangue: Max Allegri (6,5) ne ha passate davvero tante col merito che gli va riconosciuto di non aver mai perso la bussola. Per vedere bel calcio, però, meglio guardare altrove. No, neanche a Roma sponda giallorossa dove Mourinho (6) ha trovato la sufficienza soltanto con l’Europa (sfiorata). Vorremmo bocciare il Maurizio Sarri (6) di oggi ma non possiamo dimenticare il secondo posto della sua Lazio. Altro giudizio non propriamente positivo è su Jürgen Klopp (6): non si tratta di lesa maestà ma è grave non aver portato il Liverpool alla Champions.

I bocciati del 2023

Cominciamo con Stefano Pioli (5) che sembra aver perso il controllo del Milan. Il destino del tecnico emiliano è in bilico. Non lo è più ormai quello di Rudi Garcia (4), già bocciato da un Napoli preso sulle stelle e spedito nelle stalle nel giro di pochi mesi. Male male anche Mauricio Pochettino (4) che al Chelsea ad oggi ha dato poco o nulla. Non salviamo neppure Ten Hag (5), a dispetto della Coppa di Lega vinta: in campionato è indietro e in Champions ha chiuso ultimo nel girone dietro a Copenaghen e Galatasaray.

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