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America's Cup, lo strano "allenamento congiunto" voluto da New Zealand (e Ineos): come risponderà Luna Rossa?

Giovedì scatta la finale di LVC, ma Luna Rossa e Ineos sono state "chiamate" a scendere in acqua martedì e mercoledì per due allenamenti "congiunti" con New Zealand

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

L’ora della verità in casa Luna Rossa è sempre più vicina, con la finale di Louis Vuitton Cup pronta a vedere il via giovedì alle 14 con la prima regata contro Ineos Britannia (ne seguirà subito un’altra, vento permettendo). Ma la fase di avvicinamento alla sfida contro i britannici si sta rivelando quantomeno inedita, con l’aggiunta di un paio di “allenamenti congiunti” che nel mondo della vela, almeno a queste latitudini, non si erano ancora mai visti.

La novità: tutte e 3 le imbarcazioni in acqua assieme

A prima vista, la tavola sembrerebbe essere apparecchiata per favorire il defender (quindi Emirates Team New Zealand) e in buona misura anche per Ineos, che rispetto a Luna Rossa ha affrontato una sfida di semifinale contro Alinghi meno “allenante” rispetto a quanto è capitato all’imbarcazione italiana contro American Magic (eppure la sfidante se la sono scelta proprio Ben Ainslie e i suoi ragazzi…).

Non a caso sono stati proprio neozelandesi e britannici a decidere di organizzare queste due sessioni di allenamento nelle due giornate che precederanno il via ufficiale della finale. In qualità di detentore dell’America’s Cup e di sfidante ufficiale, NZ e Ineos hanno infatti il “potere” di decidere come organizzare tutte le tappe di avvicinamento alla fase finale della manifestazione, e dunque anche quello di mettere a calendario una sessione in mare utile per potersi allenare.

Così domani e mercoledì tutte e tre le imbarcazioni rimaste in gioco avranno la possibilità di scendere in acqua e fare tutte le prove e le manovre che riterranno necessarie per mettere a punto gli ultimi dettagli. Addirittura sarà possibile anche vederle scontrarsi in veri e propri match race, e c’è chi è pronto a giurare che questo faranno Emirates e Ineos, lasciando Luna Rossa ai margini della seduta.

Regole libere: possibilità anche di vedere match race

Già la presenza dello scafo neozelandese nel round robin della Louis Vuitton Cup, seppur fuori classifica, ha rappresentato una novità assoluta per le abitudini delle campagne di America’s Cup, dal momento che storicamente i detentori del trofeo non entravano mai in gioco durante le regate di qualificazione.

Ora i kiwi sembrano voler alzare ulteriormente la posta, tentando di andare a fare un check in acqua con gli unici due sfidanti rimasti. Ma Ineos potrebbe approfittarne per trovare uno sparring partner di livello superiore ad Alinghi, che oggettivamente non li ha mai davvero impensieriti in condizioni di regata “normali”.

Luna Rossa, uscita comunque galvanizzata dal duello con American Magic, dopo giorni passati in hangar a mettere a punto alcuni dettagli tecnici (si parla di modifiche alle vele, ma resta da capire se verranno o meno testate nei due allenamenti previsti), è concentratissima verso l’obiettivo. E lo farà sapendo che c’è una nazione intera che la sostiene: oltre un milione di spettatori medi nella serie di semifinale, pur se l’orario pomeridiano non è che facilitasse tanto i contatti. Si chiama “febbre da America’s Cup”: tanta roba.

Youth America’s Cup, è dominio Luna Rossa

Intanto nella Youth America’s Cup, la competizione dedicata agli Under 25, il dominio di Luna Rossa Prada Pirelli prosegue incontrastato: altre due vittorie per l’equipaggio italiano nelle due regate di flotta del lunedì, che hanno recuperato le due previste nella giornata di domenica, ma rinviate per poco vento.

Con due regate ancora in programma prima delle semifinali, gli italiani sono già certi del primo posto nel round robin, avendo 20 punti di vantaggio su American Magic (che pure non può sopravanzarli, dal momento che non hanno mai vinto alcuna regata a differenza delle 5 conquistate da Luna Rossa). Marco Gradoni e Gigi Ugolini proseguono dunque nella loro campagna dominante nelle acque di Barcellona, dimostrando che il futuro della vela italiana è decisamente in buonissime mani.

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