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AO, Sinner smonta gli ultras di De Minaur, fa sbadigliare Panatta e zittisce Kyrgios: poi "sfotte" Courier

Prestazione più che rassicurante dopo il malore contro Rune, dominio totale per Jannik a spese del Diavolo della Tasmania: "Sto bene, quando si è giovani si recupera in fretta".

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Era un quarto di finale contro il beniamino di casa, l’ha trasformato in un match da primo o al massimo da secondo turno. Un’ora e 48 minuti sono bastate a Jannik Sinner per battere Alex de Minaur e staccare il biglietto per la semifinle di Melbourne. Venerdì, come annunciato al termine del match, scenderà in campo alle 9.30 contro Ben Shelton, giustiziere dell’amico Lorenzo Sonego nel match precedente. Alle 4.30, invece, è prevista la prima semifinale degli Australian Open, che vedrà di fronte Novak Djokovic e Alexander Zverev. Per il numero 1 al mondo si tratta della quinta semifinale negli ultimi sette Slam giocati. Due dei quali poi vinti.

Australian Open, dominio totale per Sinner su De Minaur

Mai in discussione la partita contro il Diavolo della Tasmania, peraltro sistematicamente battuto in tutti i precedenti. Con strisce quasi imbarazzanti per l’ottimo Alex, peraltro uno dei pochi amici “veri” di Jannik nel circuito: coi tre rimediati oggi, sono diventati venti i set a zero ceduti al rivale italiano. Neppure le campagne di Nick Kyrgios, che due giorni fa aveva postato un Tweet di sostegno a De Minaur puntando sul fattore campo, sono servite a invertire il trend. Il match s’è trasformato in un monologo e s’è chiuso 6-3 6-2 6-1, con una sorta di countdown verso il trionfo del rosso di San Candido. E Kyrgios stavolta non ha postato (ancora) niente.

Oltre a Kyrgios, zittiti pure gli ultras del Diavolo della Tasmania

Smontati gli ultras di De Minaur, “The Dundees”, che nel corso del primo set avevano provato a infiammare l’atmosfera all’interno della Rod Laver Arena. Hanno avuto poche occasioni per farlo, dopo qualche punto dell’australiano, poi progressivamente si sono zittiti. Troppo più forte Sinner rispetto al loro beniamino, un Sinner apparso al top dopo le paure e i tremori di due giorni prima contro Rune. Talmente forte Jannik che forse Adriano Panatta avrà cambiato ancora una volta canale durante il match, alla ricerca di qualcosa di più interessante e che lo entusiasmasse: trasmettevano mica il curling, da qualche parte?

Jannik rassicura sulle sue condizioni: “Oggi mi sentivo benone”

Più della partita, paradossalmente, è stato più movimentato il consueto siparietto post match con Jim Courier: “Oggi mi sentivo benone, in giornate come queste ottieni subito il break e diventa tutto più facile. Alex è uno che compete sempre alla grande, so che in tanti eravate qui per lui ma siete stati molto sportivi, l’atmosfera era straordinaria”, le parole studiate da Sinner. “Ci conosciamo bene, ci siamo affrontati diverse volte, cerchiamo di comprendere il gioco l’uno dell’altro e di prepararci il meglio possibile. Se cali, partite come queste possono cambiare rapidamente. Sono molto soddisfatto”.

Il siparietto tra Sinner e Courier: “Sono giovane, recupero presto”

Quindi il ringraziamento allo staff che l’ha rimesso in piedi: “Ieri ho avuto una giornata molto tranquilla, ho palleggiato mezz’ora, 40 minuti coi miei allenatori che mi hanno dato un buon ritmo, evidentemente. D’altro canto, quando sei giovane recuperi molto in fretta“. “Mi sta prendendo in giro, mi ha guardato fisso quando ha detto questo”, la battuta di Courier. “Sorry”, ha replicato Sinner. “Veramente ce l’avevo col mio team. Fossi stato al top avrei giocato mezz’oretta in più ieri con loro, facendo anche una sessione in palestra. Ho uno staff molto esperto, che capisce ogni momento, forse meglio di me”.

Le parole su Djokovic, Alcaraz, Zverev e sulla semifinale con Shelton

Infine sulle semifinali: “Djokovic-Alcaraz l’ho vista tutta, fino alla fine, anche perché sapevo che potevo dormire di più stamattina. È stata una partita straordinaria, sarebbe stata una semifinale o una finale perfetta. La rivalità migliore che c’è nel tennis, soprattutto davanti a un pubblico straordinario come questo. Contro Sasha sarà dura per Novak, ma per me è difficile rispondere, mi fai sentire un giornalista, non sono proprio il massimo come intrattenitore”, ha di nuovo ironizzato Sinner. “La mia sfida contro Shelton? Dura giocare con lui, serve benissimo, è mancino, spero di riuscire a rispondere il più possibile e di restare concentrato, come è successo oggi”.

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