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Arbitri, è caccia alla talpa delle Iene: la rabbia dei fischietti più esperti

Dopo la denuncia anonima a Le Iene, ill designatore Rocchi prova a ricompattare il gruppo. La delusione di Orsato e Mazzoleni: "Non è più uno di noi"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Non bastavano gli errori arbitrali in serie con il culmine che si è raggiunto nella finale di Supercoppa a Riyad. A gettare ulteriore benzina sui direttori di gara la denuncia anonima a ‘Le Iene‘ di un (presunto) fischietto. Scatta la caccia alla talpa. E la rabbia degli arbitri più esperti: Mazzoleni e Orsato su tutti.

Bufera arbitri, la presa di posizione dopo le rivelazioni a ‘Le Iene’

L’uomo incappucciato, che ha vuotato il sacco nella trasmissione di Italia 1 denunciando “gravi anomalie del sistema arbitrale in Italia” con la voce rigorosamente alterata, sarebbe un direttore di gara attualmente in attività in Serie A. Le sue rivelazioni hanno sollevato l’ennesimo polverone e scatenato la reazione del designatore Gianluca Rocchi e anche dei colleghi più esperti. Il Corriere dello Sport ricostruisce l’ultima giornata dai nervi piuttosto tesi del mondo arbitrale che si è chiusa con un call.

Le parole di Rocchi e la rabbia degli arbitri più esperti

Intercettato da Le Iene, Rocchi aveva detto: “Io non ho problemi, se questa persona ha delle prove ce le faccia vedere”. Agli arbitri, riferisce il Corriere dello Sport, il designatore ha assicurato: “Non molliamo un centimetro, io non mollo un centimetro, da qui al 30 giugno. Non consento a nessuno di infangare il nostro e il vostro lavoro”. Delusione e rabbia: è ciò che hanno provato i fischietti più esperti. Carbone, Mazzoleni e Orsato su tutti. Per i quali “chi dissente senza mostrare la faccia non può essere un uomo e non può essere un arbitro”. In parole povere: la talpa non è da considerare più un arbitro.

Rocchi prova a fare squadra nel momento più complicato

Già, il designatore prova a compattare il gruppo in un momento cruciale, quello per la lotta per la presidenza dell’AIA. “Per me siete tutti innocenti – le parole di Rocchi -. Se davvero esiste il personaggio col cappuccio, allora verrà da me e riconoscerà di aver fatto una ca…ta. Andate in campo senza problemi e fate squadra. Perché la nostra fiducia in voi è totale. E per fare una grande partita è necessario essere in sei”.

Rocchi ha incassato la fiducia dall’attuale presidente dell’AIA Carlo Pacifici: “Riteniamo che vi sia assoluta insussistenza delle accuse lanciate, volte solo a gettare un’ombra su un importante lavoro che si sta portando avanti. Se dietro a tale mossa ci fossero motivi di politica interna, sarebbe un fatto molto grave, perché questo significherebbe non volere bene a questa associazione”.

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