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Arbitro piange in campo, il bel gesto del campione

È successo al termine di Germania-Olanda: il capitano Orange van Dijk spiega tutto.

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Arbitro piange in campo, il bel gesto del campione Fonte: 123RF

Giusto trent’anni fa, Germania e Olanda si sfidarono nell’emozionante semifinale dell’Europeo 1988, la cui fase finale si giocava proprio nell’allora Germania occidentale, ma dove a trionfare furono gli Orange, che piegarono in finale l’Unione Sovietica dopo aver battuto 2-1 nel penultimo atto Matthaus e compagni. In rete per gli arancioni andarono Marco van Basten e Ronald Koeman, proprio il ct attuale di un’Olanda giovane, forte e coraggiosa, capace di guadagnarsi la Final Four di Nations League grazie al rocambolesco 2-2 di Gelsenkirchen in casa dei campioni del mondo 2014. Sotto di due reti a cinque minuti dalla fine, l’Olanda è riuscita ad acciuffare il punto che serviva per eliminare la Francia grazie ai gol di Promes e del capitano Virgil van Dijk.

Il difensore del Liverpool ha siglato una rete da attaccante vero, al volo, legittimando la palma del difensore più pagato al mondo, che “detiene” dallo scorso gennaio dopo essere stato acquistato dai Reds che hanno versato 84 milioni nelle casse del Southampton. Doccia fredda quindi per la squadra di Low, che non vince una partita ufficiale dal 23 giugno, al Mondiale contro la Svezia, e che archivia con amarezza un anno da dimenticare. Anno che per van Dijk è stato invece quasi perfetto, eccezion fatta per la finale di Champions League persa a Kiev contro il Real Madrid. Nulla al confronto della commovente sensibilità che il giocatore ha dimostrato al termine della partita quando, andando a stringere la mano dell’arbitro, il rumeno Ovidiu Hategan, van Dijk si è accorto che qualcosa non andava.

Il direttore di gara olandese è infatti scoppiato in un pianto dirotto: di fronte alle domande di un emozionato van Dijk, Hategan ha confessato di avere appena perso la madre, ma di aver voluto scendere in campo lo stesso. Impossibile per il difensore non emozionarsi e abbracciare forte l’uomo, più che l’arbitro, per poi commentare così: “Era distrutto dal dolore, perché purtroppo sua madre è morta di recente. Io non ho fatto altro che dirgli di essere forte e che aveva fatto un buonissimo lavoro in partita. Lo reputo un piccolo gesto, ma spero davvero che gli sia stato un po’ d’aiuto”. Hategan, 38 anni, è tra gli arbitri emergenti più considerati dall’Uefa ed è reduce dalla direzione di Juventus-Manchester United in Champions League.

SPORTAL.IT

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