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Arrestati i capi curva di Inter e Milan: il pressing su Inzaghi per i biglietti di Champions, cosa rischiano i club

Il maxiblitz ha portato all'arresto di 19 ultrà delle 2 curve. Inter e Milan non sono indagate, ma dovranno dimostrare di non avere legami sudditanza

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Smantellati i direttivi delle curve di Inter e Milan: è di 19 ultras arrestati il bilancio del blitz scattato all’alba ed eseguito da polizia e Finanza nell’ambito dell’indagine della Procura di Milano che ha sferrato un duro colpo agli affari illeciti legati al contesto calcistico.

L’Inter, i biglietti e la sudditanza verso i capi della curva

Nell’ordinanza del gip di Milano, Domenico Santoro, si legge che le indagini hanno “evidenziato che la Società interista si trova in una situazione di sudditanza nei confronti degli esponenti della Curva Nord, finendo, di fatto, per agevolarli seppur obtorto collo”. Sebbene l’attenzione sia focalizzata soprattutto sugli anni “2019 e 2020, la situazione, ad oggi, non è per nulla mutata (se non peggiorata)” viene sottolineato.

In particolare si pone l’accento sull’attività di “bagarinaggio” sui biglietti delle partite della squadra nerazzurra, tramite cui i capi della Curva Nord “hanno calcolato di trarre ingenti profitti illeciti”.

La finale di Champions e le pressioni su Zanetti e Inzaghi

La finale di Champions League tra Inter e Manchester City del 2023 a Istanbul era considerata una potenziale miniera d’oro per i capi curva Marco Ferdico, Andrea Beretta e Antonio Bellocco, ammazzato lo scorso 4 settembre a Cernusco sul Naviglio proprio da Beretta. Dagli atti emerge che la loro volontà era di ottenere “1.500 biglietti da porre in vendita per la sola curva”, mentre l’Inter aveva messo a disposizione ‘solo’ “800 biglietti”.

Da qui le “forti pressioni” al mondo Inter. Dalle richieste al Supporter Liaison Officer del club nerazzurro Claudio Sala a quelle a Materazzi (ex calciatore), Zanetti (vicepresidente dell’Inter) e anche a Simone Inzaghi. A quest’ultimo Ferdico avrebbe “esplicitamente chiesto di intervenire con la Società, o meglio direttamente con Marotta al fine di ottenere ulteriori 200 biglietti”.

Le minacce degli ultras all’Inter in caso di rifiuto

Per ottenere quanto sollecitato, Ferdico avrebbe minacciato “la possibilità che la Curva Nord da lui rappresentata non presenziasse e non tifasse per la squadra non solo in occasione della finale di Champions League ma anche di quella di Coppa Italia, che si sarebbe disputata da lì a pochi giorni”.

Procedimento di prevenzione contro Milan e Inter

Né Inter né Milan risultano indagate. La Procura del capoluogo lombardo ha avviato un “procedimento di prevenzione” nei confronti di due club, cui spetterà il compito di dimostrare di non avere legami di sudditanza con il mondo ultras, in particolar modo per quanto riguarda la gestione dei biglietti delle partite. Così non fosse, il rischio è che si possa arrivare a un provvedimento di amministrazione giudiziaria.

Nella conferenza andata in scena a Milano, il Procuratore della città meneghina, Marcello Viola, è stato chiaro: “C’era un patto di non belligeranza tra le curve per massimizzare il profitto, le attività erano condotte solo per acquisirne un vantaggio economico. L’interesse per il club era solo di facciata. Inter e Milan sono solo soggetti danneggiati”.

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