Sono passati due mesi ma il ricordo della scomparsa di Davide Astori è ancora dolorosissimo. Il 4 marzo scorso il capitano della Fiorentina se ne andò all’improvviso mentre dormiva, straziando i cuori di parenti, amici e tifosi, gigliati e non. Venerdì gli omaggi e i ricordi sui social e sui media a due mesi dalla morte si sono moltiplicati tutto il giorno, e sabato la famiglia ha voluto ringraziare tutti, comprando una pagina su diversi quotidiani nazionali.
“Grazie è una parola semplice ma unica, com’era Davide. Vorremmo dire grazie personalmente a tutti voi che ci siete stati vicini a partire da quell’inatteso 4 marzo, ma siete talmente tanti che non sarebbe possibile. Pertanto è così, come era solito fare Davide con un sorriso e un forte abbraccio, che diciamo a tutti voi: grazie di cuore. Famiglia Astori, Francesca e Vittoria”.
E’ questo il testo di un messaggio pubblicato e firmato dalla famiglia Astori e da Francesca e Vittoria, rispettivamente compagna e figlia dell’ex numero 13 viola. Oltre al testo di ringraziamento una foto dell’ex capitano della Fiorentina mentre sorride e indossa la tuta della Nazionale.
“La morte di Astori mi ha fatto cambiare modo di vedere le cose e la vita”, ha raccontato l’ex giocatore della Fiorentina Salcedo: “La morte di Davide Astori mi ha fatto cambiare modo di vedere la vita. Adesso vedo tutto in maniera diversa, senza prendere le cose troppo sul serio. Il mio infortunio, anche se dovesse tenermi fuori dal Mondiale, non è comunque grave. Quindi, se dovessi saltarlo, sarò comunque in grado di giocare ancora a lungo. Con Davide, la vita è stata crudele. Quello che gli è accaduto fa male, soprattutto se penso alla sua famiglia. Il giorno della sua scomparsa sono stato davvero male. Ma mi ha fatto capire quanto sia fortunato”.
“Dopo il suo funerale ho tirato fuori aspetti di me che credevo di aver smarrito – l’ammissione di Saponara a Sportweek -. Gli infortuni mi hanno tenuto ai margini della rosa, la scomparsa di Davide mi era sembrata come la botta finale per me. Poi il mercoledì l’ho visto nella camera ardente e mi è scattato qualcosa dentro. Ho accettato il dolore e la mia fragilità come prima di allora mai mi era successo. Mostrarmi per la persona che sono mi ha reso più forte e ritengo che questo sia l’ultimo regalo che mi ha fatto Davide”.
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