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Atletica, Alex Schwazer a Parigi 2024 è ancora possibile? La staffetta mista lascia una porta socchiusa

Alex Schwazer terminerà la squalifica il 7 luglio, fuori tempo massimo per ottenere il crono per la 20 km di marcia. Ma l'inedita staffetta mista potrebbe riaprirgli la porta.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Le hanno provate tutte per sbarrargli la strada, ma non è detta ancora l’ultima parola sulla presenza di Alex Schwazer ai giochi olimpici di Parigi 2024. Perché tra tutte le porte che la giustizia applicata allo sport ha tentato di chiudere, una sorprendentemente è rimasta socchiusa. E potrebbe ribaltare completamente attese e scenari, sempre che i tecnici della Fidal riterranno cosa buona e giusta convocare l’atleta altoatesino (40 anni il prossimo 26 dicembre) nelle gare del nuovo format olimpico della staffetta mista. Solo una suggestione? Forse, ma almeno stavolta l’eventuale esclusione sarà soltanto per motivi tecnici.

L’ultimo affronto: il mancato sconto (seppur legittimo)

Schwazer non ha mai smesso di allenarsi in questi anni, neppure di fronte ai tanti (troppi) schiaffi ricevuti dal mondo dei tribunali sportivi. L’ultimo, storia di un paio di settimane fa, quando il TAS di Losanna ha respinto la richiesta presentata dai legali dell’atleta di concedere uno sconto sulla pena di 8 anni: Schwazer ha collaborato attivamente con l’Athletic Integrity Unit, organo allestito da World Athletics per garantire la massima trasparenza ed efficienza del sistema, smascherando l’attività proibita di un tecnico che era stato precedentemente squalificato, ma questo non ha portato ad alcuno risultato (secondo le regole avrebbe meritato una riduzione della sanzione, che pure non gli è stata concessa a differenza di quanto fatto con altri atleti).

Sembrava la pietra tombale sul proposito di tornare finalmente a gareggiare, chiudendo un cerchio aperto nel 2012 a ridosso dei giochi di Londra, ma in realtà uno spiraglio di luce rimane.

La nuova staffetta non prevede coppie “bloccate”

La squalifica di Schwazer terminerà il 7 luglio 2024. Troppo tardi per poter ottenere il tempo minimo previsto per partecipare alla 20 km (data limite il 30 giugno: sembra giustizia a orologeria…), ma non per rendersi disponibile per l’unica gara che non prevede un tempo di qualificazione, vale a dire la neonata staffetta mista sulla distanza della maratona.

In questo caso, saranno 25 i team ammessi alla competizione, che si disputerà mercoledì 7 agosto 2024 alle 7,30 del mattino. Una gara dove l’Italia punta a presentarsi con due coppie: una potrebbe essere formata da Antonella Palmisano e Massimo Stano, ovvero le due medaglie d’oro nella 20 km dei giochi olimpici di Tokyo. Per l’altra ci sono più opzione di scelta, anche se ad oggi Lorenzo Fortunato e Valentina Trapletti sembrano garantire maggiori certezze.

Alla gara olimpica però non è obbligatorio prendere parte con le coppie che hanno ottenuto la qualificazione: spetterà ai tecnici decidere chi schierare, attingendo anche tra coloro che dimostreranno di essere più in forma di altri. Teoricamente dunque, anche Schwazer potrebbe rientrare nel lotto dei pretendenti, dal momento che dal 7 luglio tornerà ad essere un atleta senza alcuna limitazione. A quel punto l’eventuale esclusione sarà soltanto legata alle scelte dei tecnici, poiché nessuno (World Athletics inclusa) potrebbe impedirne la convocazione.

Occhio al cronometro: e se fossero tempi da medaglia?…

Il caso negli ambienti della Fidal in parte è già scoppiato, perché già il fatto che se ne cominci a parlare testimonia quanto questa sia un’eventualità con la quale la nazionale azzurra potrebbe dover fare i conti. Schwazer, reduce nei mesi scorsi dalla partecipazione al Grande Fratello Vip (dove ha mostrato quotidianamente i suoi allenamenti al pubblico), pur se minato nello spirito per la “guerra” che ha dovuto combattere negli ultimi anni difficilmente rinuncerà al proposito di tornare in gara a ridosso delle olimpiadi.

E se i suoi tempi si dimostreranno tali da meritare attenzione e considerazione, difficilmente potranno essere ignorati, se non per motivi non legati a motivazioni tecniche (la sua eventuale presenza ai giochi scatenerebbe una vasta eco mediatica).

Una suggestione, ma almeno non deciderà un tribunale…

Al netto di quanto esposto, ad oggi appare improbabile che Alex possa effettivamente finire nell’elenco dei convocabili, anche per il semplice fatto che per far posto a lui dovrebbero essere “sacrificati” atleti che la loro qualificazione alla gara di staffetta mista se la saranno guadagnata sul campo (il 21 aprile nella tappa di Coppa del Mondo ad Antalya). Ma è già un sollievo sapere che non sarà un tribunale a decidere per lui. Semmai solo la strada e il cronometro. Sperando che la politica se ne stia una volta tanto in disparte.

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