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Alex Schwazer, Olimpiadi addio: il Tas di Losanna respinge l'ultimo ricorso contro la squalifica per doping

Nessuna sospensione della squalifica di otto anni per il marciatore azzurro: il tribunale di Losanna ha confermato la decisione delle autorità internazionali di atletica.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Anche l’ultima, flebile speranza di partecipare in extremis alle Olimpiadi di Parigi, strappando in extremis la qualificazione e gareggiando per una medaglia, si è spenta. Il Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna (Tas) ha respinto il ricorso di Alex Schwazer. La squalifica di otto anni per doping dovrà essere scontata fino all’ultimo, fino all’11 agosto 2024. Ironia della sorte, giorno di chiusura dei Giochi di Parigi.

Schwazer, dal Tas ennesimo no: ricorso respinto

Il campione altoatesino si era appellato al Tas contro la decisione dell’Athletics Integrity Unit (Aiu), che lo scorso 10 novembre aveva deciso di non sospendera la squalifica di otto anni comminata per la seconda violazione di Schwazer al Codice mondiale antidoping. Il marciatore aveva appreso la decisione mentre era nella ‘Casa’ del Grande Fratello, il reality a cui aveva accettato di partecipare proprio per porre all’attenzione pubblica il suo caso e le contraddizioni che avevano accompagnato le decisioni della Wada, l’Agenzia Mondiale Antidoping, nei suoi confronti. Il verdetto di squalifica non è mai stato rivisto, nonostante varie prove e indizi portati da Schwazer a sostegno della sua battaglia.

Confermati gli otto anni di squalifica per doping

Il Tribunale di Losanna, non a caso, ha confermato la decisione di Aiu, organismo che dipende dalla Federazione Internazionale di Atletica Leggera, World Athletics. Nessuna sospensione: la squalifica dovrà essere scontata per intero e nei termini previsti. Schwazer, dunque, non avrà modo di provare a qualificarsi ai Giochi di Parigi nelle prossime settimane, né tantomeno di prendervi parte. Dall’11 agosto sarà, anzi forse meglio scrivere sarebbe, libero di tornare alle gare e di iniziare prepararsi magari per il 2028, Olimpiadi di Los Angeles. Quando avrà 43 anni, forse troppi per pensare di poter tentare ancora una volta il clamoroso ritorno, sempre negatogli dalle autorità sportive.

La delusione di Donati, l’allenatore di Schwazer

La brutta notizia del ricorso respinto dal Tas è stata commentata a LaPresse dal suo allenatore Sandro Donati: “Mi dispiace per Alex, per la sua grande passione e perché ci ha sperato fino all’ultimo. Personalmente, non mi sarei mai rivolto a questa gente, mai più. Per me questa gente non esiste. L’ho visto sempre pieno di speranza di potercela fare, ma sinceramente io non ci ho mai pensato, neanche quando si andò a Rio. Ritorno alle gare? Questo lo deve decidere Alex, ma io ci penserei sopra anche in questo senso. Chi conosce questa storia sa quanto sia, non chiara, ma chiarissima. Di prove e indizi ce ne sono una montagna. Questi organismi sono una sorta di multinazionale che si muove al di fuori delle leggi”.

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