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Atletica, Jacobs reclama ciò che è suo: piccolo attacco a Tortu

Il campione Olimpico di 100 metri vuole continuare a prendersi tutti gli onori, in pista e fuori. Proprio per questo chiede più spazio soprattutto nella staffetta.

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Estate da sogno per l’Atletica italiana e soprattutto per lo sprinter Marcell Jacobs, che ha brillato negli scorsi Giochi Olimpici di Tokyo, dove ha conquistato ben due medaglie d’oro. La prima nella gara regina della Kermesse, ovvero i 100 metri piani, e la seconda nella staffetta 4×100, dove ha corso la seconda frazione assieme a Lorenzo Patta, Fausto Desalu e Filippo Tortu. Proprio Tortu è stato colui che ha ricevuto più onori dopo la vittoria della staffetta, in quanto di solito chi corre l’ultima frazione è si il più veloce, ma solitamente anche il più celebrato all’arrivo. Questa cosa sembra infastidire leggermente Jacobs che ora, dall’alto del suo nuovo status, reclama un cambio di posizione.

 In una lunga intervista concessa a “7, il settimanale del Corriere della Sera, il campione Olimpico ha così parlato:

Voglio correre la quarta frazione, perché la gloria se la prende l’ultimo.Fino all’anno scorso il più forte era Filippo Tortu, quindi era giusto che l’onore toccasse a lui, ma adesso i ruoli si sono invertiti e chiederò di invertire anche le posizioni in pista”.

Insomma, Marcell ora vuole gli onori per se, adesso che sta iniziando a farsi conoscere al grande pubblico non solo come atleta ma come star a tutto tondo. Dopo due settimane di vacanza in Messico, questa sera sfilerà sul Red Carpet del Festival del Cinema di Venezia, poi diverse attività nell’ambito del GP d’Italia, prova del Mondiale F1 che andrà in scena sul circuito di Monza (previsto anche l’incontro con Lewis Hamilton).

Parlando dal punto di vista sportivo, il primo obiettivo di Jacobs saranno i Mondiali Indoor (11-13 marzo a Belgrado), dove tra l’altro si presenterà anche da Campione d’Europa dei 60 metri:

“Trovo giusto sfruttare tutto ciò che può farmi conoscere, ma sono anzitutto un atleta, il prossimo anno ci sono i Mondiali. Vi entrerò da Campione Olimpico e voglio uscirne da Campione del Mondo. Il segreto è arrivare al top della forma al momento giusto. A inizio stagione dirò: non aspettatevi un record alla prima gara, altrimenti ai Mondiali non ci arrivo“.

Tornando a parlare dii Filippo Tortu, che fino all’exploit olimpico di Jacobs era il più veloce sprinter azzurro, Marcell sottolinea il buon rapporto che lo lega all’eterno rivale:

“Con lui c’è sana rivalità, benché ora il mio obiettivo sia battere i numeri uno al mondo. Ho 26 anni e voglio correre oltre i 30. Bolt ha smesso a quell’età, ma aveva cominciato a vincere a 22“.

Insomma, andiamo verso lo smantellamento e il riassembramento della formazione che ci ha portato a vincere l’oro nella staffetta a Tokyo. Sicuri che sia una buona idea?

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