L’Associazione di atletica leggera americana (USATF) è intervenuta per sospendere dalle competizioni agonistiche internazionali l’atleta di origini giamaicane CeCe Telfer, nel 2019 prima donna a vincere un titolo NCAA. La Telfer è infatti un’atleta Transgender, prima uomo, ora donna, ma attualmente non rispetta i parametri dei livelli di testosterone per partecipare alle gare.
Ciò che nello specifico le è stato negato è il via libera per partecipare ai Trials, in programma questo weekend ad Eugene, nello stato dell’Oregon. Tuttavia il regolamento, giustamente, parla chiaro: per quanto riguarda gli atleti transgender, è necessario che rispettino un certo livello di testosterone, ovviamente per non rendere la competizione un qualcosa di troppo squilibrato e impari a livello fisico. Nello specifico, gli atleti transgender non devono superare, 12 mesi prima delle competizioni, il livello di testosterone pari a cinque nanomoli per litro per poter prender parte alle gare ufficiali. Non è evidentemente il caso di Telfer.
In una nota dell’USA Track and Field, viene anche spiegato nel dettaglio il motivo che ha portato a questa decisione drastica:
“Sebbene le ottime prestazioni, CeCe non ha soddisfatto le condizioni stabilite nel regolamento di idoneità per gli atleti transgender del World Athletics ed è quindi non idonea a competere. L‘USATF sostiene fortemente l’inclusività e fornisce un percorso chiaro alla partecipazione allo sport per tutti, pur mantenendo l’equità competitiva. È nostra politica non commentare casi individuali a causa della riservatezza medica, ma sosteniamo con tutto il cuore la partecipazione di CeCe a eventi internazionali come membro del Team USATF se soddisferà le condizioni per gareggiare”.