Non c’è modo di non parlare dei pregi tennistici di Fabio Fognini e del suo temperamento, in grado di garantire sempre e comunque una certa vis polemica. La vittoria numero 400 nel circuito ATP in carriera non ha placato certi impulsi e l’astuzia degli avversari nel provocare un collega noto per il carattere fumantino.
- La lite scaturita da una provocazione
- Stretta di mano e polemica
- La frase che ha fatto infuriare Fognini
La lite scaturita da una provocazione
E così il 35enne tennista ligure dopo aver sconfitto lo sloveno Aljaž Bedene nel primo turno del torneo di Amburgo dopo un match durato ben due ore e mezza e chiuso al tie-break del terzo set (6-3. 3-6, 7-6), si è lasciato andare.
A fine incontro si è consumato l’episodio che vi andiamo a raccontare, dopo una chiamata sull’1-1 del giudice di sedia Aurelie Tourte che ha chiamato fuori un servizio di Bedene senza voler scendere dalla propria postazione, perché confortata anche dal check che le aveva dato ragione.
Stretta di mano e polemica
A fine match, stretta di mano di prassi lo sloveno ha inveito nei confronti dell’azzurro accusandolo di aver chiamato dentro una palla che in realtà era fuori, risposta di Fognini e avvio di una lite di qualche minuto che ha indotto i due a tornare sulla metacampo per controllare il segno di una palla di mezzora prima.
Insomma, una scena poco edificante e davvero poco tennistica, che ha avuto il culmine nella frase pronunciata dallo sloveno con la quale ha richiamato l’attenzione e la suscettibilità del ligure, affermando che quando c’è lui “ogni volta combina qualcosa”.
La frase che ha fatto infuriare Fognini
Una autentica provocazione che non è sfuggita ai social che hanno riportato la scena con accorati commenti a favorire di Fogna, stavolta. Fabio, dalla sua, ha preferito non cogliere le provocazioni e ha preferito mettersi a sedere per sbollire la rabbia e evitare ulteriori ripercussioni.