Jannik Sinner viaggia a velocità di crociera alle ATP Finals, conquista contro Medvedev la terza vittoria a Torino (tutte in due set) e si prende un posto alle semifinali come primo in attesa di conoscere il suo avversario che potrebbe essere lo spagnolo Carlos Alcaraz. E c’è chi dice che fino a questo momento non ha espresso ancora il suo miglior tennis.
Sinner: la rivelazione sul caso Clostebol
Sinner avanza alle semifinali tra l’entusiasmo del pubblico italiano e aspetta di conoscere il suo avversario dopo i match in programma oggi nel gruppo Newcombe con la grande sfida tra Zverev e Alcaraz ma ovviamente sulla sua “testa” grava ancora il caso doping, su cui la parola fine non è stata scritta e in conferenza stampa l’azzurro fa una rivelazione: “In questo momento sento meno lo stress visto che abbiamo già affrontato tre udienze e in tutti e tre i casi sono state positive. Ovviamente non è la posizione nella quale mi vorrei trovare ma continuerò a lavorare con tutti come ho già fatto in passato e poi vedremo cosa succede. Ma in questo momento mi sento molto ottimista su quello che succederà”.
Sinner-Medvedev: il racconto del match
Medvedev si arrende a Jannik
Ancora una sconfitta contro Jannik Sinner per Daniil Medvedev che in questa stagione ha battuto l’azzurro solo nei quarti di finale di Wimbledon per poi perdere tutti i confronti diretto e alla domanda se giocare contro Jannik sia stancante o una sfida, il russo è molto onesto: “Penso sia entrambe le cose. Ha perso raramente quest’anno, se vuoi vincere un titolo prima o poi dovrai affrontarlo. Batterlo non è semplice, in tanti ci provano e in tanti falliscono. L’unico che ci riesce è Carlos. Come ho detto dopo l’Arabia Saudita in questo momento è uno dei migliori giocatori che abbia mai affrontato. Ho giocato contro i big 4 quando erano un po’ più avanti negli anni e forse la velocità non era la stessa”.
Medvedev guarda già alla prossima stagione con una sola possibilità davanti: “Lavorerò in vista del 2025 con la speranza che magari Jannik a un certo punto perda un po’ di fiducia o cominci a sbagliare di più. Altrimenti, non solo per me, ci saranno degli anni molto complicati per tuti perché è ancora molto giovane”.