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ATP Halle, Sonego avanza, Cobolli si arrende a Hurkacz. Murray sorprende tutti con un annuncio sul ritiro

Sonego vola agli ottavi di finale dell'ATP 500 di Halle dopo aver vinto un match combattuto contro Kecamnovic, mentre Cobolli è costretto ad arrendersi a Hurkacz. Intanto Murray rivela quando potrebbe ritirarsi

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Lorenzo Sonego si aggiudica l’ottavo confronto con Miomir Kecmanovic grazie a due tie-break (7-6 7-6) e vola agli ottavi di finale dell’ATP 500 di Halle dove aspetta la testa di serie n°2 Alexander Zverev che domani affronterà il connazionale Oscar Otte. Si ferma subito invece il percorso di Flavio Cobolli, che non è riuscito nell’impresa contro Hubert Hurkacz. Intanto Andy Murray stupisce tutti rivelando che Wimbledon e le Olimpiadi di Parigi 2024 potrebbero essere i suoi ultimi tornei prima di ritirarsi.

Sonego batte Kecmanovic con due tie-break

Buona la prima stagionale sull’erba per Sonego, che batte per la quinta volta in carriera Kecamnovic e avanza al secondo turno dell’ATP 500 di Halle al termine di un match molto equilibrato. Vittoria importante per il piemontese, che si aggiudica entrambi i set al tie-break, dopo che nel primo aveva annullato l’unica palla break e nel secondo invece non era riuscito a sfruttare le due chance avute in due game distinti per strappare il servizio al serbo.

Ottimo il rendimento al servizio di Sonny – 85% di punti vinti con la prima e il 57% con la seconda -, che dimostra di trovarsi a suo agio sull’erba, superficie dove nel 2019 vinse il suo primo titolo ATP ad Antalya proprio contro Kecmanovic. Al prossimo turno Sonego affronterà il vincente del derby tedesco tra Oscar Otte e Alexander Zverev, testa di serie n°2 del torneo.

Cobolli eliminato da Hurkacz

Niente da fare invece per Cobolli, che si è arreso a un erbivoro come Hubert Hurkacz – semifinalista a Wimbledon nel 2021 e vincitore qui ad Halle nel 2022 – al termine di due set combattuti. L’azzurro classe 2002, alle prime esperienze sui prati, ha tenuto testa al n°9 ATP per gran parte del match, perdendo il primo set per 7-5 dopo aver annullato due set point e recuperato un break e il secondo al tie-break – in questo caso dopo aver annullato due match point -, dove è emersa l’esperienza del suo avversario. Buone sensazioni comunque per Flavio in vista della prima partecipazione a Wimbledon, mentre Hurkacz – che è impegnato anche in doppio in coppia con il nostro Jannik Sinner – al prossimo turno affronterà il vincente della sfida tra il 17enne prodigio brasiliano, Joao Fonseca, e James Duckworth.

Murray e l’annuncio sul ritiro

Da tempo ormai il ritiro di Andy Murray è uno degli argomenti più chiacchierati nel mondo del tennis, tanto che lo stesso interessato si è sentito porre questa domanda numerose volte – finendo col lamentarsi apertamente di questo fatto – durante le interviste o le conferenze stampa. Il componente più umano dei Fab4 che hanno dominato il tennis mondiale per circa vent’anni, sembra però essersi fatto un’idea più chiara su quando interromperà la propria carriera, indicando in Wimbledon o nelle Olimpiadi di Parigi 2024 i suoi possibili ultimi tornei.

Queste le sue parole rilasciate a BBC Sports: “Con ogni probabilità mi ritirerò a Wimbledon o alle Olimpiadi di Parigi, sarebbe la giusta conclusione della mia carriera ed è difficile che partecipi agli US Open o alla Coppa Davis. Ho ricordi straordinari di Wimbledon, ma anche delle spedizioni olimpiche con il gruppo britannico. La scelta sarà ovviamente basata sui risultati che otterrò e su come mi sento a livello fisico”. Nel corso della propria carriera, Murray ha ottenuto i propri migliori risultati a Wimbledon, dove vinse le edizioni 2013 (diventando il primo tennista uomo britannico ad aggiudicarsi il titolo dopo quello vinto nel 1936 da Fred Perry) e 2016, e alle Olimpiadi, dove rimane l’unico uomo in grado di conquistare due ori nel torneo singolare, peraltro consecutivi e su due superfici differenti (erba e cemento). Per tutte queste ragioni è più che comprensibile che Sir Andy voglia chiudere in uno dei due tornei la propria carriera di tennista, considerate anche le 37 candeline spente un mese fa.

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