Montecarlo ha dato inizio alla stagione sulla terra battuta. Un momento fondamentale per tutti soprattutto in vista del grande appuntamento del Roland Garros e ancora di più forse in vista delle Olimpiadi 2024 che si svolgeranno proprio a Parigi. Sinner ha cominciato benissimo il suo percorso con la vittoria netta ai danni di Korda e oggi ci riprova contro Struss.
Roddick: il paragone con Nadal
Andy Roddick ha smesso da qualche anno i panni del tennista e ha vestito quelli del commentatore con un podcast sul mondo del tennis che sta ottenendo grandi riscontri. E proprio in uno dei suoi appuntamenti davanti al microfono ha parlato anche di Jannik Sinner: “Credo che sia scontato dire che Sinner è stato il miglior giocatore al mondo negli ultimi sei mesi. E’ stato davvero dominante a Miami, battendo Medvedev 6-1, 6-2 nella semifinale e poi Dimitrov 6-3 6-1 in finale. E’ stato assurdo. Per trovare un equivalente statistico nei Masters 1000 devi andare indietro a Nadal che vince a Montecarlo nel 2010. E se il tuo paragone più vicino sono i successi di Nadal nel suo prime sulla terra battuta, allora vuol dire che stai parlando di qualcosa di importante”.
La previsione in vista di Parigi
Ma Roddick morde anche il freno quando si parla di futuro, non tanto per il torneo di Montecarlo ma per quello che potrà avvenire al Roland Garros, prossimo slam in programma: “Ora Sinner è al numero 2 in classifica e forse riuscirà a chiudere al numero 1 anche in considerazione della programmazione di Novak. Dico una cosa e lo faccio con cautela, la terra rossa sarà più complicata per Sinner. Quello che fa con naturalezza, comandare dalla linea di fondo, cambia radicalmente sulla terra rossa. Quindi per me non sarà uno dei favoriti per il Roland Garros e i suoi rivali benediranno questo cambiamento. Continua a piacermi Djokovic e amo quello che Alcaraz fa sulla terra rossa. Penso che Carlos vincerà molti titoli a Parigi. Vedremo se comincerà già quest’anno. Sulla terra mi piace anche Zverev che secondo me viene sottovalutato quando si parla dei migliori al mondo”.
Sinner e la terra rossa
Non è un segreto che la terra rossa non sia la superficie preferita di Jannik Sinner. Fino a qualche mese fa però si sosteneva che l’altoatesino fosse un giocatore adatto soprattutto al cemento e indoor, ma la vittoria agli Australian Open ha cancellato il primo dubbio. Ora però tocca a lui dimostrare ai suoi avversari che la crescita degli ultimi mesi può essere trasferita anche su una superficie che non gli è naturale e Montecarlo può essere l’occasione giusta per farlo.