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ATP Stoccarda, Berrettini: “Ho vissuto momenti difficili” poi la battuta su Italia-Albania. Domani c'è Draper

Matteo Berrettini ritrova l’erba e il sorriso: l’azzurro si mette alle spalle mesi difficili battendo in semifinale Lorenzo Musetti e ora si prepara a guardare la partita della nazionale di Spalletti

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Matteo Berrettini prova a mettere da parte le delusioni, la sfortuna e a concentrarsi solo sul futuro. Il suo 2024 fino a questo momento è stato fatto più di rinunce che di partite disputate ma nonostante questo, nei tornei in cui si è presentato in un buon stato di forma è sempre riuscito ad arrivare in finale. E’ successo a Phoenix, poi a Marrakech (con tanto di vittoria) e ora anche a Stoccarda.

Berrettini senza ostacoli con Musetti

Una partita dominata quella da Matteo Berrettini: la semifinale all’ATP di Stoccarda con tanto di derby italiano contro Lorenzo Musetti presentava più di un’insidia per il romano. E il primo set è stato più complicato di quanto racconti il punteggio di 6-4 con il carrarese che ha avuto diverse opportunità per strappare il servizio al romano. Nel secondo il match non ha avuto storia, break iniziale per The Hammer che ha tolto qualsiasi possibilità di reazione a Musetti che con il passare dei minuti è uscito anche mentalmente dalla gara finendo per concedere anche il famigerato bagel (6-0).

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Berrettini e la sfida Italia-Albania

Una semifinale da poco più di un’ora per Matteo Berrettini che a fine partita viene stuzzicato anche sul match tra Italia e Albania agli Europei di calcio che si stanno giocando proprio in Germania: “Hai fatto in fretta perché non volevi correre il rischio di perderti l’Italia?”, lo incalza l’intervistatrice. Matteo sorride ma poi torna subito serio sulla partita contro un amico come Musetti.

Ho giocato abbastanza questa settimana, non è mai facile giocare contro un grande amico. All’inizio c’era grande tensione ma sono stato in grado di mantenere la calma soprattutto alla fine del primo set. Non so perché qui riesco a dare il meglio, forse è l’aria ma molto più probabilmente è il pubblico. Sin dal primo anno, nel 2019 quando ero più giovane, sono riuscito a fare bene. A volte sembra che dico sempre le stesse cose, ho avuto un paio di anni difficili, cose che sono successe nella mia vita”.

Del resto il rapporto tra Matteo Berrettini, la nazionale italiana e gli Europei di calcio riporta alla mente momenti molto belli e felici per l’azzurro così come per tutti gli italiani. Il più grande risultato in carriera dell’azzurro è infatti la finale di Wimbledon che arrivò proprio negli stessi giorni in cui la nazionale, all’epoca guidata da Mancini, vinceva il campionato europeo.

Berrettini: la sfida inedita con Draper

Domani per Berrettini c’è la terza finale del 2024. Dopo Phoenix e Marrakech, l’azzurro cercherà di conquistare per la terza volta il torneo che si gioca sull’erba di Stoccarda. Una superficie che sembra restituirgli fiducia e sorriso ogni anno e domani il match con Draper ha una grande importanza: “Ora devo fare ancora un passo, non è finita qui. Non ho mai giocato contro Draper, forse non ci siamo mai nemmeno allenati insieme. Sicuramente i miei allenatori lo avranno studiato. Ha giocato un grande torneo ma io ovviamente voglio provare a vincere anche se li è un ottimo giocatore soprattutto sull’erba”.

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