Prima assoluta in Serie C tra Avellino e Vicenza, due nobili decadute che intendono tornare nel calcio che conta e approdare nuovamente nel campionato cadetto, dopo anni difficili in Lega Pro. Al “Partenio-Lombardi”, sold out nel giro di poche ore, si affrontano l’unica seconda rimasta in gioco in questi playoff e la terza forza del girone A, in occasione del primo round del doppio confronto che mette in palio la finale degli spareggi promozione. Chi avrà la meglio, affronterà la vincente di Carrarese-Benevento. Calcio d’inizio previsto per martedì 28 maggio, alle ore 21.
- Avellino-Vicenza, due nobili decadute a confronto
- La stella di Paolo Rossi e il famoso incrocio con l’Avellino
- La probabile formazione dell’Avellino
- La probabile formazione del Vicenza
Avellino-Vicenza, due nobili decadute a confronto
Due squadre importanti, con un passato glorioso alle spalle, due società che non hanno mai nascosto la volontà di centrare il bersaglio grosso, investendo risorse importanti sul mercato e rilanciando anno dopo anno, nella speranza di tornare a calcare il palcoscenico della B. Avellino e Vicenza, solo una continuerà a coltivare il sogno.
Il duello si apre stasera nella tana dei Lupi, in un “Partenio-Lombardi” che accoglierà più di 9.000 spettatori (rispettando la capienza attuale, ndr), trasformandosi nuovamente nel catino che ha spinto i ragazzi di Michele Pazienza alla vittoria contro il Catania, battuto nei minuti finali grazie al gol partita di Michele D’Ausilio, che ha fatto esplodere il pubblico di fede biancoverde. Domenica 2 giugno, sempre alle 21, è in programma il ritorno al “Romeo Menti” di Vicenza, dove si andrebbe ai tempi supplementari ed eventuali calci di rigore in caso di parità in termini di differenza reti.
L’Avellino si lascia alle spalle un campionato ricco di alti e bassi, caratterizzato da quattro mesi senza vittorie casalinghe, prima di inanellare sette successi consecutivi tra le mura amiche da fine febbraio ad oggi. Fallito l’obiettivo principale, i Lupi hanno raggiunto la seconda piazza del raggruppamento centro-meridionale, battendo la concorrenza di Benevento, Casertana e Taranto, guadagnandosi la possibilità di esordire nei playoff soltanto nel secondo turno della fase nazionale. Dopo aver pagato a caro prezzo la sosta di 24 giorni al “Massimino” di Catania, gli irpini hanno dimostrato di avere una rosa tanto ampia quanto attrezzata, capace di sfruttare al meglio una freschezza atletica figlia di un minor numero di partite giocate.
Dall’altra parte, invece, ci sarà un Vicenza rivitalizzato dalla cura Stefano Vecchi, subentrato ad Aimo Diana lo scorso mese di dicembre, per indirizzare il Lane sul binario giusto nel girone di ritorno. Nel 2024, i biancorossi hanno perso in una sola occasione, a gennaio in trasferta a Lumezzane, prima di mettere in vetrina una solidità difensiva disarmante, accompagnata dai gol di Franco Ferrari e dalle indubbie qualità di Ronaldo e Della Morte, in grado di conferire fantasia e imprevedibilità all’undici veneto. Regular season chiusa in terza posizione, dietro Padova e Mantova, e playoff aperti con tre vittorie e un pareggio contro il Taranto di Ezio Capuano e i biancoscudati di Massimo Oddo, eliminati ribaltando il pronostico. Adesso, una finale anticipata contro l’Avellino, la squadra più simile al Lane per caratteristiche, fisicità e potenziale offensivo.
La stella di Paolo Rossi e il famoso incrocio con l’Avellino
Le storie di Avellino e Vicenza si intrecciano sin dalla fine degli anni ‘70, quando i Lupi approdarono per la prima volta in massima serie e si trovarono di fronte il Vicenza di una stella in rampa di lancio: il compianto Paolo Rossi, per tutti “Pablito” dopo i Mondiali di Spagna ‘82. Il primi due precedenti, infatti, risalgono all’annata 1978-79, con il Lanerossi sconfitto al Partenio 2-1 e poi vittorioso al “Menti” col medesimo punteggio, proprio grazie ad una doppietta del suo astro nascente.
I destini del grande Paolo Rossi e dell’Avellino, però, non sono sempre coincisi con splendide giornate di sport o lieti eventi. Infatti, l’unica macchia della carriera dell’ex attaccante della Juve riporta alla mente un Avellino-Perugia del 30 dicembre 1979, quando “Pablito” vestiva la maglia degli umbri. Una partita non ricordata certo per il 2-2 finale e per la doppietta dello stesso centravanti di Prato, semmai per il caso scommesse che la investì, spingendo la giustizia sportiva a condannare Rossi a due anni di squalifica e i Lupi a 5 punti di penalizzazione, poi scontati nello storico campionato 1980-81, condizionato dal tragico sisma dell’80. Passato e presente, con un futuro tutto da scrivere.
La probabile formazione dell’Avellino
Dopo aver sfoggiato uno spregiudicato 4-3-1-2 nella gara di ritorno con il Catania, vinta in rimonta con i gol di Liotti e D’Ausilio, Michele Pazienza dovrebbe tornare al collaudato 3-5-2: al posto dello squalificato Cancellotti, ci sarà Thiago Cionek, schierato nei panni di braccetto di destra, accanto a Rigione e Frascatore, dinanzi a Simone Ghidotti. A centrocampo risultano inamovibili Armellino e De Cristofaro, con D’Ausilio a fare da raccordo con il reparto avanzato guidato da Patierno e uno tra Sgarbi e Gori. Sulle corsie esterne spunteranno Manuel Ricciardi e Daniele Liotti.
Ecco la probabile formazione dell’Avellino:
- AVELLINO (3-5-2): Ghidotti; Cionek, Rigione, Frascatore; Ricciardi, De Cristofaro, Armellino, D’Ausilio, Liotti; Gori, Patierno. All. M. Pazienza.
La probabile formazione del Vicenza
Riparte dalle sue certezze anche il Vicenza di Stefano Vecchi, con una difesa a tre formata da Cuomo, Golemic e uno tra Laezza e Sandon, che si gioca una maglia con l’ex capitano biancoverde. In mediana spazio a uno tra Talarico e Greco, che sostituiranno l’infortunato Tronchin e affiancheranno Ronaldo, fuoriclasse della categoria. Sulle corsie esterne spingeranno Costa e De Col, con Della Morte e Pellegrini che supporteranno Franco Ferrari, punto di riferimento avanzato e autentico trascinatore della compagine veneta.
Ecco la probabile formazione del Vicenza:
- VICENZA (3-4-2-1): Confente; Cuomo, Golemic, Laezza; De Col, Talarico, Ronaldo, Costa; Della Morte, Pellegrini; Ferrari. All. S. Vecchi.