Non è certo passata inosservata l’esultanza che Mario Balotelli ha mostrato negli scorsi giorni in occasione della gara contro il Besiktas: in quella circostanza, l’attaccante dell’Adana Demirspor si era diretto verso la panchina avversaria indicando la testa.
Dietro il gesto, una polemica che riporta tutti indietro negli anni: nel 2011, in estate, dopo il celebre tentativo di siglare un goal di tacco dopo una giravolta nell’amichevole tra Los Angeles Galaxy e Manchester City, e dopo la conseguente sostituzione di Roberto Mancini, Sergen Yalcin, allora allenatore degli statunitensi, si era lasciato andare a dichiarazioni non troppo buone nei confronti dello stesso Balotelli. “Questo ragazzo non ha cervello. Si possono commettere errori, ma questo gesto è irrispettoso nei confronti degli avversari e rispecchia la sua personalità. Mancini ha fatto bene a sostituirlo, io l’avrei licenziato!”.
Da qui il gesto di Balotelli, con la maglia dell’Adana Demirspor, e il dibattito sui social. In Turchia, però l’episodio è diventato iconico.
Nella gara successiva, disputata nelle scorse ore, in casa, i tifosi della squadra dell’attaccante italiano lo hanno omaggiato con una gigantografia sugli spalti, difendendolo dalle accuse e dalle polemiche.
L’Adana Demirspor vincerà 4-0 contro il Gazisehir: Balotelli non passa mai inosservato.