Sembra sia giunta a un epilogo la delicata vicenda giudiziaria che ha investito Mario Balotelli, ex attaccante di Inter e Milan e della nazionale, grazie alla sentenza pronunciata dal tribunale di Vicenza.
Secondo quel che riporta l’agenzia ANSA, i giudici vicentini hanno condannato a 2 anni e 3 mesi l’avvocato trevigiano Roberto Imparato per tentata estorsione nei confronti di Balotelli e gli ha imposto di pagare 80mila euro di risarcimento danni al calciatore.
- Balotelli, la vicenda giudiziaria chiuda a Vicenza
- Le accuse cadute e poi il ricatto
- La conclusione dei magistrati e la sentenza
Balotelli, la vicenda giudiziaria chiuda a Vicenza
Questa storia, tramutatasi in una causa giudiziaria, riguardava una iniziale accusa nei confronti di Balotelli mossa da una giovane bassanese con cui il giocatore ha confermato di avere avuto dei rapporti consenzienti e che sarebbe stata spinta dall’avvocato trevigiano a muovere un’accusa nei riguardi del giocatori di violenza sessuale, caso poi archiviato.
Il calciatore, infatti, era stato denunciato nel 2018: la giovane 22enne aveva riferito ai carabinieri di essere stata violentata da Balotelli a Nizza nell’agosto 2017, quando il calciatore giocava per il club della cittadina francese.
Le accuse cadute e poi il ricatto
All’epoca il calciatore venne anche iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Brescia ma il caso venne poi archiviato. Il legale, però da quanto riportato dal take e dai quotidiani locali come Il Giornale di Brescia, avrebbe poi minacciato l’attaccante di vendere la notizia ai giornali e in cambio del silenzio gli avrebbe chiesto 100mila euro.
A quel punto, il calciatore aveva a sua volta denunciato sia ragazza, sia l’avvocato. All’epoca dei fatti, la giovane, con la quale Balotelli non ha mai negato di aver avuto un flirt, era minorenne (ma al giocatore avrebbe detto di avere 18 anni, mostrandogli il documento di una cugina), per questo motivo nei suoi confronti procede parallelamente il tribunale dei minori di Venezia.
La conclusione dei magistrati e la sentenza
A contribuire alla verità giudiziaria e, quindi, alla condanna del legale sono state anche alcune intercettazioni tra l’avvocato e la ragazza, che avrebbero restituito un quadro su cui si sono espressi i magistrati vicentini.
Un ricatto che non è riuscito, dato che il calciatore ha dimostrato la sua innocenza in tribunale e poi vinto la causa per la tentata estorsione nei suoi confronti.