La decisione di disputare la Supercoppa Italiana in Arabia Saudita ha alzato un polverone a causa della questione decisamente spinosa dell’opportunità di giocare in un paese che non garantisce alcuni diritti civili. C’è chi ha chiesto di boicottare l’evento, perché se Juventus e Milan hanno deciso di giocare c’è sempre l’opportunità di non guardare la partita in televisione come segno di dissenso.
Ad intervenire sull’argomento è stato il presidente della Commissione di Vigilanza della Rai, Alberto Barachini (l’emittente che trasmetterà il match), che ha rilasciato delle dichiarazioni al Fatto Quotidiano dicendosi in disaccordo con il contenuto che andrà in onda. Queste le sue parole: “In futuro bisognerà fare una valutazione più approfondita sull’opportunità di trasmettere eventi che si svolgano in Paesi che violano o limitano i diritti umani fondamentali. I contenuti trasmessi dalla Rai riflettano sempre, sotto tutti i profili, i principi della nostra costituzione e in particolare il rispetto dei diritti inviolabili dell’uomo”.
Una polemica che non accenna a placarsi dunque e che presumibilmente andrà in crescendo fino al giorno della partita, che è in programma il 16 di gennaio a Jedda. Altre volte si è giocata questa competizione in terra straniera, anche in paesi come la Libia e la Cina che sono stati spesso nel mirino dell’opinione pubblica per il loro non garantire alcuni diritti fondamentali, ma mai come quest’anno c’è stata una mobilitazione molto forte contro questo evento.