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Barrichello racconta il suo dramma: "Io miracolato dopo un tumore"

L'ex pilota della Ferrari ha rivelato il suo calvario: "Dicevano che solo il 14% delle persone recupera del tutto dopo il mio problema".

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Barrichello racconta il suo dramma: "Io miracolato dopo un tumore" Fonte: ANSA

Rubens Barrichello se l’è vista davvero brutta. L’amatissimo pilota brasiliano, noto soprattutto per gli anni in Ferrari al fianco di Michael Schumacher, è infatti sopravvissuto a un tumore al collo che lo ha colpito a gennaio e che (secondo quanto gli hanno riferito i medici) produce conseguenze permanenti all’86% di coloro che lo contraggono.

Ora il 45enne di San Paolo è uscito dal tunnel e ha trovato il coraggio di raccontare la sua storia a ‘Conversa com Bial’, trasmissione di Globo Tv in cui ha ripercorso il suo calvario e le tappe che ha dovuto affrontare e superare nell’affrontare la grave malattia, fortunatamente in una vicenda a lieto fine.

“Una mattina mi trovavo sotto la doccia, quando di colpo avvertii un dolore lancinante alla testa. Ebbi l’impressione che mi stesse come esplodendo, non mi rimase altro che accasciarmi a terra. Impiegai diversi minuti anche solo per riuscire a raggiungere mia moglie Silvana”, ha confessato Barrichello nell’intervista.

“Quel dolore era davvero insopportabile e mi resi immediatamente conto della gravità del problema – ha aggiunto il brasiliano, che tra il 2000 e il 2004 vinse quattro Gran Premi di Formula 1 a bordo della Ferrari -. Quindi contattai un amico medico, che capì subito che cosa mi fosse successo e quanto fosse grave. Sono stato fortunato”.

Da lì il ricovero e l’inizio del calvario: “Mi operarono in breve tempo e dopo essere stato dimesso fui informato che solo il 14% di chi soffre di questo problema riesce a recuperare completamente. Ero sollevato per averla scampata, ma a quel punto mi venne il terrore di non poter più correre. Grazie al cielo invece si è risolto tutto”.

Barrichello (recordman di presenze in F1 con ben 323 Gran Premi disputati) ha quindi mostrato la vistosa cicatrice che ancora è costretto a portare sul collo. Attualmente impegnato del campionato Stock Car, fino alla passata stagione ha guidato per la Chevrolet con cui si è anche laureato campione nel 2014.

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