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Basket Eurolega, Baskonia-Olimpia Milano: solita emergenza, ma per l'EA7 questa è davvero una finale

Il cammino in Eurolega dell'Olimpia passa per una vittoria a Vitoria, ospite del Baskonia: Messina perde anche Pippo Ricci, ma sa che questa è l'ultima chiamata.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Di colpo il cielo s’è rischiarato sopra Milano, ma le nubi sono tornate rapide e minacciose. Perché il cielo sopra l’Olimpia quest’anno non è mai stato limpido, né tantomeno sereno: nella settimana che ha portato agli addii di Rodney McGruder (toccata e fuga la sua: meno di due mesi, 7 gare di Eurolega e arrivederci e grazie) e a quello di Billy Baron (che è tornato negli USA per sottoporsi a un intervento al gomito destro che l’ha tormentato durante tutta l’annata), la sfida di Vitoria conto il Baskonia diventa un crocevia fondamentale per tenere accesa la fiammella che conduce ai play-in. Ma le grane, al solito, hanno voluto accompagnare Ettore Messina, riducendogli ulteriormente il ventaglio di scelta.

Uomini contati: si ferma Pippo Ricci, tornano Shields e Tonut

Perché la trasferta basca (palla a due alle 20,30, diretta Sky Sport e Dazn) non ha contemplato la presenza di Pippo Ricci, che ha accusato un problema in allenamento e verrà rivalutato soltanto nelle prossime ore.

Per un jolly che viene a mancare, almeno c’è uno Shavon Shields pronto a fare ritorno sul parquet dopo aver saltato la sfida di LBA contro la Virtus. Quale sarà il suo minutaggio è difficile dirlo, ma la presenza dell’esterno è essenziale per provare a cullare ancora propositi di rimonta e ancoraggio a un posto tra le prime dieci.

Mancherà al solito anche Alex Poythress, mentre chi è certo di trovare un posto a roster per la serata è Stefano Tonut, anch’esso però gravato da un minutaggio certo non troppo prolungato. Le scelte, insomma, sono belle che fatte, e poco consola sapere che anche il Baskonia qualche problemino ce l’ha: out il centro Diop, a rischio c’è il play Chris Chiozza (che nelle gerarchie è scivolato comunque dietro a Jordan Theodore) e l’ala Chima Moneke, frenato dall’influenza.

Messina non ci gira intorno: “Come una finale”

Valencia e Partizan, le rivali per la rincorsa a un posto play-in, nella sestultima giornata di regular season giocano in trasferta, rispettivamente in casa del Fenerbahce e del Barcellona. Ergo, per l’Olimpia fare bottino pieno a Vitoria potrebbe rivelarsi un toccasana di inaudita utilità, consentendole di agganciare il treno buono.

Concetto che Messina ha ben compreso, al punto da parlare per la prima volta in stagione di finale. “Si, per noi questa partita vale come una finale e dovremo giocarla come si gioca una finale”, ha spiegato prima di imbarcarsi per i paesi Baschi.

“Il fatto di essere rimaneggiati non deve diventare un alibi, perché alibi non ne possiamo avere in questa fase della stagione. Il Baskonia è in grande condizione, ha appena battuto il Barcellona in campionato e come noi ha bisogno di punti per provare a conquistare direttamente i play-off, anziché passare per il play-in. Sa tenere il ritmo alto e sa tirare bene da tre punti, quindi dovremo giocare solidi in difesa e con equilibrio in attacco”.

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