Genio, ribelle, pazzoide, schiavo dell’alcol, più volte sul punto di morire, barbone costretto all’elemosina: Paul Gascoigne per decenni è stato questo e di più nella sua vita da montagne russe ma ora Gazza sembra davvero rinato. Lo testimonia in un libro che si chiama Eight, in onore del numero di maglia che indossava a Euro 96 con l’Inghilterra e che aveva anche al Tottenham (e alla Lazio, dove ha militato dal 1992 al 1995, collezionando 47 presenze e 6 gol). «Ma si riferisce pure alle otto emozioni che hanno invaso la mia vita….a volte tutte nello stesso pomeriggio!». Il libro uscirà il 23 ottobre ma l’ex stella inglese si è confessato al Mirror.
La confessione di Gazza
Con l’aria di un uomo al top della forma, mentre posa per un servizio fotografico esclusivo, Gazza dice: “Mi sento meglio ora di quanto non mi sentissi da anni”. Un tempo descritto come il calciatore inglese più dotato di tutti i tempi, ora 58enne e in splendida forma, dichiara al Mirror: “Spero di essere arrivato a un punto in cui posso davvero guardare indietro a tutto ciò che ho attraversato nella mia vita con una prospettiva diversa e più positiva. Dopo così tanti anni sotto i riflettori, sento che è ora che le persone conoscano il vero me”.
Cosa ci sarà nel suo libro
Il libro promette di raccontare la vera storia dietro alcuni degli eventi più tristi nella vita del campione degli Spurs, dei Rangers, del Middlesbrough e dell’Inghilterra – dall’alcolismo, alla convivenza con il disturbo bipolare e al suo bizzarro coinvolgimento nella caccia all’assassino di Raoul Moat. Gazza, che di recente è apparso in un video tributo a Gary Lineker, dopo aver abbandonato la conduzione di Match of the Day, ha ringraziato il suo ex compagno di squadra dell’Inghilterra e degli Spurs per essere stato presente nei suoi momenti più difficili, augurandosi di poter andare a spasso insieme a lui, ora che ha più tempo libero.
I ben noti problemi di dipendenza di Gazza in passato hanno portato a una serie di arresti per reati di ubriachezza molesta e guida in stato di ebbrezza. E il suo matrimonio con Sheryl nel 1996 è stato tormentato da accuse di violenza domestica. Ma, nonostante il loro divorzio nel 1998, lei ha scritto dei suoi continui tentativi di aiutarlo. A 20 anni dalla sua autobiografia “My Story” del 2005, Gazza ritiene che in “Eight” dimostri di avere una comprensione migliore di ciò che gli stava accadendo durante il suo percorso di vita sulle montagne russe.
Il racconto del fotografo del Mirror
Il fotografo del Mirror, Rowan Griffiths, ha fotografato il suo idolo per la prima volta due settimane fa e dice: “Ha un aspetto fantastico”. Dopo averlo incontrato in un hotel a Didcot, nell’Oxfordshire, Rowan dice: “Gazza sa come tenere viva la sala. Era molto genuino, ci chiedeva come stavamo tutti. Stava tenendo un tour di conferenze e sembrava stare benissimo. Sono stato così sollevato nel vederlo così bene, visto che anch’io ero un suo tifoso da tempo. Era uno degli eroi della mia giovinezza”.
Rowan, fotografo del Mirror dal 2003, ha ricordato con Gazza la partita dei Mondiali del 1990 contro l’allora Cecoslovacchia, quando segnò uno dei gol che decretarono la vittoria per 4-2 dell’Inghilterra. “Sono andato a vedere la partita della Repubblica Ceca”, racconta Rowan. “Gazza mi ha ricordato ogni dettaglio di quella partita. Qualcun altro gli ha chiesto se ricordasse ogni partita e lui ha risposto di sì. È incredibile avere questa memoria”. Quando Rowan gli ha chiesto come si sentisse, Gazza ha risposto: “Sto benissimo”. Pur apparendo brillante e posando come un professionista consumato, Rowan dice: “Gli piace ancora la tipica battuta di Gazza. Facevamo dei ritratti seri e subito dopo si metteva in posa da ballerina! Questo è Gazza!”