La rivincita dei soliti noti. Di Alessandro Pajola, anima di una Virtus che dopo le brutture europee trova almeno la forza per ricompattarsi sul suolo nazionale (Sassari lotta, ma alla fine deve comunque cedere l’onore delle armi). Ma anche del collettivo di casa Germani Brescia, con 5 uomini in doppia cifra e il golpe in casa di Tortona che vale da monito per tutte le rivali che ambiscono a un posto nella final eight di Coppa Italia. Un posto che di questo passo non dovrebbe sfuggire a Trapani e che potrebbe ingolosire anche Treviso, belle realtà di un’Italia “operaia” che continua a mandare messaggio (e nemmeno troppo in codice).
- Trapani, croce e delizia: Galloway show, Petrucelli crac
- Treviso affossa Napoli: esonerato Milicic, Ramondino in pole
Trapani, croce e delizia: Galloway show, Petrucelli crac
Che Trapani sarebbe stata protagonista lo si era capito da tempo: patron Antonini ha detto che in tre anni vuol arrivare nell’Europa che conta, magari prima cucendosi un tricolore al petto. Intanto è salita al terzo posto sfruttando le qualità di un Galloway che sin qui era mancato (per infortunio): 20 punti per l’ex Reggiana nel successo in casa dell’altra matricola Trieste, che ha saputo battersi con grande caparbietà, costretta però quasi sempre a inseguire gli Shark.
Che adesso però devono fare i conti con una brutta gatta da pelare: John Petrucelli, costretto ad abbandonare il campo a inizio ripresa dopo aver avvertito una fitta al polpaccio, ne avrà almeno per un mese, se non anche di più. Salterà anche gli impegni con la nazionale contro l’Islanda (e con lui probabilmente anche Saliou Niang, il giovane centro di Trentro, ricaduto male su una caviglia nel match vinto contro Pistoia) togliendo a Pozzecco, oltre che a Repesa, una freccia decisamente importante al proprio arco.
Trapani dovrà fare di necessità virtù affidandosi a un Robinson che continua a far malissimo alle difese avversarie, oltre che a Horton e Notae che sembrano essersi integrati in fretta nei meccanismi di casa Shark. Dove le cose hanno subito preso la piega giusta.
Treviso affossa Napoli: esonerato Milicic, Ramondino in pole
Anche Treviso sembra aver trovato la via maestra dopo un avvio di stagione complicato. La vittoria in trasferta sulla derelitta Napoli, caduta per l’ottava volta in altrettante gare disputate (inevitabile l’esonero di Igor Milicic, l’artefice del trionfo nella Coppa Italia di inizio anno: il successore sarà uno tra Attilio Caja e Marco Ramondino, con quest’ultimo balzato in pole dopo che Caja avrebbe già trovato un accordo con la Fortitudo per scendere in A2), ha rimesso la NutriBullet in corsa anche per un posto in Coppa Italia, anche se Frank Vitucci non è il tipo da montarsi troppo la testa.
Lui preferisce andarci per gradi: “Lamentavamo assenze importanti, ma il modo con il quale abbiamo superato le difficoltà è stata la chiave per spingerci oltre i nostri limiti”. Con Bowman dominante (26 punti con 6/8 dall’arco) e Oliseviucis sempre decisivo (20 punti e 4/7 dall’arco).