Avrebbero voluto evitare una tempesta a ridosso del via della nuova stagione, ma a Bologna sanno perfettamente che questo è un po’ il prezzo da pagare quando si è tanto esposti. Non che a Massimo Zanetti la cosa sembri dispiacere più di tanto:
Siamo la Virtus Bologna, la più importante squadra di basket italiana, superiore come numero di tifosi a tantissime squadre di calcio che militano in Serie A. È inevitabile dover rispondere in maniera decisa e determinata a certe situazioni che dall’esterno provano a colpirci. Negli ultimi mesi ci hanno trattato come straccioni e questa cosa non è tollerabile. Per questo ho deciso di intervenire, difendendo una società che nel panorama cestistico nazionale non ha squadre al suo livello.
- Luca Banchi e il foglio bianco
- Dopo l'exploit con la Lettonia, aspettative altissime
- Un epilogo inevitabile
- Re Mida a Bologna
- Intanto lo scontro continua
Luca Banchi e il foglio bianco
Inevitabile che le vicende di casa Virtus finiscano per fare rumore, più di quanto magari lo avrebbero fatto altrove. Il cambio di guida tecnica a meno di una settimana dalla prima gara ufficiale (sabato a Brescia in Supercoppa c’è da superare l’Olimpia Milano nel primo rematch della finale scudetto) per certi versi non ha sorpreso, perché il feeling con Sergio Scariolo era già ai minimi termini dopo le parole pronunciate dal tecnico a margine della Serie scudetto della passata stagione.
La rottura, arrivata al termine di un’altra conferenza stampa, ha portato a un ribaltone che pure ha fatto felice il popolo virtussino, compatto nel considerare la figura di Luca Banchi quella giusta per provare a inseguire Milano e i suoi sogni di grandeur.
Dopo l’exploit con la Lettonia, aspettative altissime
Ma dopo l’exploit nel mondiale asiatico con la Lettonia, portata a un tiro dalla semifinale e condotta poi fino al quinto posto (con tanto di premio come miglior coach della rassegna), le aspettative sul neo allenatore non possono che essere elevate. Anche se il quadro che Banchi (che a inizio settimana ha partecipato a Barcellona alla riunione dei coach di Eurolega) ha ereditato da Scariolo non è dei più semplici: l’intesa da trovare tra vecchi e nuovi, l’opportunità di valutare da vicino alcuni elementi in uscita (leggi Iffe Lundberg), la necessità di fare in fretta per non perdere terreno rispetto alla concorrenza.
Oltre alla consapevolezza di non poter tradire le aspettative di un pubblico, quello bolognese, che al netto del possibile ridimensionato prospettato a livello di budget è determinato a competere ancora su tutti i fronti.
Un epilogo inevitabile
Dalla settimana (forse) più pazza degli ultimi anni, in casa Virtus si esce con la convinzione che la strada da percorrere presenti più di un’incognita, al netto però di una presa di posizione forte nei confronti di tutto l’ambiente che circonda le Vu nere.
Zanetti ha motivato la scelta di allontanare Scariolo con la necessità di dare un segnale alla tifoseria, che a detta del patron aveva praticamente “fermato” la campagna abbonamenti a seguito delle dichiarazioni improntate alla “rassegnazione” di cui l’ormai ex tecnico si era reso protagonista negli ultimi mesi.
Re Mida a Bologna
Banchi arriva a Bologna con la nomea di Re Mida, ma la Virtus rimane comunque una squadra tra tutta da verificare sul parquet. In Supercoppa mancherà Dobric, frenato da un problema alla caviglia, ma per vedere l’impronta del neo allenatore bisognerà comunque pazientare necessariamente qualche settimana.
Zanetti ha detto di aspettarsi comunque di alzare un trofeo nella stagione che sta per cominciare, senza fare preferenze di sorta. E sulla questione budget ha spiegato che le limitazioni sono state imposte dai parametri del board di Eurolega, che nei prossimi anni toccheranno giocoforza anche altri club che partecipano alla competizione continentale.
Intanto lo scontro continua
Qualche strascico con Scariolo, il patron Segafredo dovrà metterlo comunque in conto. Il tecnico bresciano potrebbe rivolgersi ai propri legali di fiducia per rispondere all’accusa mossa nei suoi confronti da Zanetti, che ha affermato che nella passata stagione Scariolo, seppur sotto contratto con la Virtus, ha parlato di un possibile impiego come head coach ai Toronto Raptors (aveva chiesto l’autorizzazione alla società bolognese, che aveva acconsentito al colloquio) e poi anche con il Real Madrid.
Scariolo però ha negato quest’ultimo contatto, che Zanetti ha invece dato per certo (specificando di non averlo mai autorizzato). Da qui la possibilità di un contenzioso legale che pure, al popolo virtussino, interesserebbe molto relativamente.
Ai tifosi delle Vu nere importa soltanto sapere cosa ne sarà del futuro della squadra, vogliosa di riscatto dopo l’amaro epilogo delle Finals 2023 e soprattutto desiderosa di lasciarsi alle spalle un’estate troppo turbolenta, che pure con l’arrivo di Banchi ha assunto una luce diversa proprio a un tiro di schioppo dal via ufficiale della nuova stagione.