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Basket, Virtus Bologna e la rivoluzione di settembre: l'addio a Scariolo e il benvenuto a Banchi

Un comunicato di poche righe chiude un rapporto nato sotto una buona stella e poi logorato. Massimo Zanetti sogna di riportare in Italia il coach della Lettonia, miglior allenatore del mondiale

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Tutto fatto, tutto deciso. In un girono, dalla mattina alla sera, la Virtus Bologna cambia pelle e fa la rivoluzione in panchina: esonerato Sergio Scariolo, arriva Luca Banchi. Un paio di comunicati – uno a tarda mattinata – uno all’ora di fine aperitivo – per annunciare il cambio alla guida tecnica. Ma è stato un venerdì 15 settembre campale, in casa virtussina. Con ordine.

Le divergenze si sono accentuate

Tanto tuonò che alla fine piovve: Sergio Scariolo non è più l’allenatore della Virtus Bologna, che ha deciso di sollevarlo dall’incarico a poche settimane dal via ufficiale della nuova stagione. Si chiude così con un comunicato di poche righe un rapporto che era nato sotto una buona stella, ma che col tempo era andato deteriorandosi, come già si era intuito in modo piuttosto evidente sul finire della passata stagione.

E le divergenze, anziché appianarsi, nelle ultime settimane sono andate aumentando: lo “sfogo” del tecnico nel corso della conferenza stampa tenuta due giorni fa al rientro in città è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, convincendo il patron Zanetti a sollevare l’esperto tecnico bresciano dall’incarico di primo allenatore (e contestualmente anche il primo assistente Andrea Diana).

Il comunicato Virtus: esonerato Scariolo

Nel comunicato nel quale annunciava la fine del rapporto con Scariolo, la Virtus Bologna ha sottolineato proprio l’aspetto legato alle parole pronunciate dall’allenatore nel corso dell’ultima conferenza stampa.

Virtus Pallacanestro Bologna comunica che ha disposto l’esonero di coach Sergio Scariolo. Le dichiarazioni del tecnico rilasciate agli organi di stampa in data 13 settembre 2023, che seguono quelle rilasciate durante la conferenza stampa di fine stagione in data 27 giugno 2023, minano, purtroppo, la serenità e l’entusiasmo dell’ambiente virtussino e del gruppo che si accinge ad affrontare i primi impegni ufficiali della nuova stagione sportiva con l’obiettivo di raggiungere importanti risultati sia a livello nazionale che internazionale. Il club comunica anche che è stato sollevato dall’incarico il primo assistente Andrea Diana.

Comunicazione esonero di Sergio Scariolo ⬇https://t.co/n92UuvZXm1

— Virtus Segafredo Bologna (@VirtusSegafredo) September 15, 2023

Novità e frecciatine

Scariolo aveva fatto capire già a fine giugno, a margine della serie finale di scudetto persa in gara 7 contro l’Olimpia Milano, di essere piuttosto dubbioso circa le reali intenzioni della proprietà, che aveva comunicato di voler abbassare il monte ingaggi e di conseguenza anche il valore e la qualità della rosa.

Sensazioni che il mercato ha poi finito per annacquare, pensando agli arrivi di Achille Polonara, Bruno Mascolo, Jaleen Smith, Devontae Cacok, Ognjen Dobric e Bryant Dunston, oltre alle conferme di Toko Shengelia, Marco Belinelli, Dnaiel Hackett, Isaia Cordiner, Awudu Abass, Jordan Mickey, Iffe Lundberg e Alessandro Paiola (gli addii eccellenti sono stati quelli di Teodosic, Jaiteh e Ojeleye).

Don Sergio non ha gradito

Un roster oggettivamente competitivo, sebbene anche Milano non sia rimasta a guardare, ma che evidentemente non ha trovato tutto il pieno gradimento di Don Sergio, reduce dalla fallimentare campagna mondiale con la Spagna, uscita al secondo turno per mano di Canada e Lettonia.

Proprio il tecnico nella discussa conferenza stampa del 13 settembre scorso lo aveva fatto capire, rispondendo con tono un po’ polemico alla domanda legata agli obiettivi stagionali.

È una domanda per la società. La società mi ha consegnato la squadra e io la ricevo, con voglia di lavorare e volontà di renderla competitiva. La costruzione della squadra è della società e va dato merito di aver fatto il possibile in base ai mezzi a disposizione. Ora tocca a noi fare il meglio. Le caratteristiche di quelli che c’erano già posso dirle al centimetro, per i nuovi ho bisogno di tempo. Non c’è dubbio che la qualità offensiva naturale sia più bassa, il potenziale è per avere un rendimento difensivo più alto. Sarà una bella scommessa per molti giocatori, molti dei quali non hanno mai avuto un ruolo prioritario in carriera.

La frattura di giugno

Già a fine giugno Scariolo era finito nel mirino della dirigenza, dopo aver pubblicamente ammesso che la stessa gli aveva comunicato che il budget a disposizione per la costruzione del roster sarebbe stato rivisto al ribasso, tanto che lo stesso allenatore si era proposto per diminuire il proprio compenso di fronte a un prolungamento fino al 2025 del contratto già in essere fino al 2024.

Da parte mio ho voluto mandare un segnale. La mia permanenza a Bologna è legata a un contratto, la società mi ha comunicato che la cornice economica è mutata rispetto al giorno del mio arrivo nel 2021 e ne prendo atto. Non ho ricevuto alcuna falsa promessa, ma di obiettivi e programmi non posso parlare oggi

disse ormai quasi tre mesi fa, lasciando intendere che qualcosa comunque si fosse rotto. E la società, già indispettita allora, stavolta non è rimasta a guardare. Scariolo saluta Bologna dopo aver centrato in due stagioni ben 6 finali, portando in bacheca tre trofe, vale a dire due Supercoppe Italiane (battendo sempre Milano) e una Euro Cup contro il Bursaspor. Ha perso però una finale di Coppa Italia (con Brescia) e due finali scudetto, entrambe contro l’Olimpia.

Luca Banchi in panchina

Superato lo shock, subito si è cominciato a parlare del sostituto che avrebbe dovuto raccoglierne la pesante eredità, e farlo anche a tempo di record. Massimo Zanetti sognava di riportare in Italia quel Luca Banchi che con la Lettonia ha fatto meraviglie nel mondiale, tanto da ricevere il premio di miglior coach della rassegna. Banchi nell’ultima stagione ha allenato a Strasburgo, in estate è stato a un passo dal Baskonia, ma è libero e dunque appetibile e potenzialmente facile da raggiungere. Missione compiuta. Banchi è stato annunciato ufficialmente.

Tra le altre opzioni vagliate c’erano state anche quella di Walter De Raffaele, che a febbraio ha chiuso la sua lunga avventura a Venezia, e di Andrea Trinchieri, che ha chiuso il suo rapporto con il Bayern. Suggestive erano le ipotesi che portavano verso Sasha Djordjevic (sarebbe stato un ritorno) e Sarunas Jasikevicius (pista troppo onerosa fin dal principio).

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