E’ sempre stato un giocatore estremamente duttile, anzi secondo alcuni proprio la sua duttilità ha in qualche modo rappresentato una sorta di limite nel corso della sua carriera. Federico Bernardeschi è uno di quegli elementi che può essere schierato in varie zone del campo.
Considerato, quando era ancora un giovane talento, un trequartista dalle grandi doti tecniche, nel corso degli anni è stato poi utilizzato anche come esterno offensivo, esterno a tutta fascia e punta. Tra i tanti ruoli che ha fatto e che può fare ne va adesso aggiunto anche un altro: il terzino.
In occasione della sfida di Coppa Italia contro il Genoa, Andrea Pirlo ha deciso di provare anche in questa posizione insolita e, a quanto pare, l’esperimento è pianamente riuscito. “Volevo vedere Bernardeschi da terzino, è una cosa che da un po’ di tempo ho in testa, solo che non avevamo mai avuto l’occasione di provarlo con tante partite di campionato ravvicinate. Stasera ha giocato una buona partita fatta di grande corsa e grande intensità e quindi sono molto soddisfatto della sua prestazione”.
A dare regione al tecnico della Juventus anche i numeri della gara del 33 bianconero. Bernardeschi infatti si è fatto sentire sia in fase propositiva con cinque tiri, dodici cross e sei occasioni create, che in fase difensiva con tre contrasti, cinque palloni respinti e due intercettati. L’unico dato non positivo è stato rappresentato dai possessi persi (20, ovvero meno solo di Kulusevski e Morata che però hanno giocato in attacco) a dimostrazione che c’è qualcosa su cui lavorare ancora, ma come prima volta va considerata positiva.
Nel modulo pensato da Pirlo, Bernardeschi in fase di non possesso si è abbassato a sinistra sulla linea dei difensori, per poi salire in fase di possesso. La cosa si è tradotta in molti palloni giocati, tanti dei quali nella metà campo avversaria.