Sta accadendo di tutto nel mondo del calcio. Momento delicato soprattutto per quanto riguarda la programmazione delle gare di Europa League e Champions League. In particolare, tanta pressione sulle sfide che riguardano le squadre italiane e spagnole
Nello specifico, riflettori puntati su Inter-Getafe, Siviglia-Roma e pure Barcellona-Napoli. La Spagna, ormai raggiunta dal coronavirus, ha bloccato i voli da e per l’Italia e, di conseguenza, il trasferimento delle squadre è, al momento, bloccato.
Durissima la nuova presa di posizione di Angel Torres, presidente del Getafe: “Abbiamo chiesto (all’Uefa, n.d.r.) un’alternativa alla sede di Milano. Non vogliamo doverci preoccupare del coronavirus. Abbiamo anche chiesto alla Federazione la sospensione della partita”, le sue parole a Onda Cero.
Il numero uno del Getafe è andato oltre: “Se saremo costretti a perdere la partita a tavolino, la perderemo. Non ho intenzione di prendermi nessun rischio. Siamo molto emozionati per questa partita ma se dovrà andare così, andrà così”.
Le associazioni dei calciatori di Spagna e Italia hanno chiesto, in maniera congiunta, all’Uefa di sospendere le partite che riguardano club spagnoli e italiani per non rischiare la salute delle persone coinvolte nello svolgimento delle partite.
Al momento l’Uefa non si è ancora espressa in maniera ufficiale e sembrerebbe voler mantenere in essere il calendario attuale. Se così fosse, il Getafe, quasi certamente, non si presenterà a San Siro per disputare il match con l’Inter.
Situazione complicata anche per la Roma che è attesa a Siviglia. Lo stop dei voli per la Spagna sta costringendo i vertici del club giallorosso a trovare una soluzione alternativa, sempre che la gara venga confermata nelle prossime ore.
Anche il Napoli comincia a preoccuparsi in relazione alla sfida di Champions League, in programma al Camp Nou, il prossimo 18 marzo. La gara è a forte rischio.
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