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Boban attacca Collina: Non può imporre certe regole, non è il padrone del calcio

L'ex leggenda del Milan contrario ai maxi-recuperi nelle partite: Collina non ha voluto consultare nessuno, in Champions non li applicheremo

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Lo conosce da decenni, lo stimava come arbitro e come uomo ma ora Zvone Boban, che dopo la parentesi da dirigente del Milan è tornato all’Uefa da consulente, non esita a sparare a zero contro Pierluigi Collina. L’ex fischietto viareggino, oggi presidente della commissione arbitrale della Fifa, sta spingendo verso i maxirecuperi nel tentativo di raggiungere un tempo di gioco effettivo o quasi ma per Boban è un errore.

Boban contro i giocatori che simulano

In un’ampia intervista a Marca Boban parte dalla violenza nello sport e indica anche una riforma sul mercato: “Gli arbitri a tutti i livelli della gerarchia calcistica subiscono abusi significativi. Un altro aspetto è quando i giocatori urlano, fingono e sembrano feriti, anche in assenza di contatto fisico. Questi comportamenti antisportivi sono ampiamente visibili in televisione e spesso i bambini li imitano. A livello più strategico, dovremmo considerare di accorciare la finestra di mercato, sarebbe più utile sia per gli allenatori che per i giocatori”

Boban spiega il nuovo format Champions

La Champions sta per passare ad una svolta epocale, con maxigironi e più squadre coinvolte. Boban spiega: «Io sono molto tradizionalista. Non giocheranno tutti contro tutti perché è impossibile, avrai 8 partite a 4 livelli diversi. Sarà molto divertente. È un cambiamento radicale, ma sono sicuro che dopo la ripartenza il calcio piacerà molto.

Adesso dopo due o tre partite le due squadre più forti hanno già fatto nove punti e si vede che già c’è una bella differenza. Nella prossima Champions League non sarà così, ogni partita influenzerà molto la classifica».

Il dirigente Uefa non ama i maxi recuperi di questa stagione. Ed ecco che scatta l’attacco a Collina: «Si gioca troppo. Il calendario è pazzesco. Tutti dicono che ci sono troppe partite. I giocatori sono molto stanchi e ora si vogliono guadagnare più minuti nei momenti più difficili.

È pazzesco perché le regole del gioco non sono fatte in questo modo. Hanno deciso di cambiarli senza consultare giocatori, confederazioni, Uefa… senza dibattito. Il gioco del calcio non appartiene a Collina, né alla Fifa né alla Uefa, né a te né a me, appartiene a chi lo ama.

Noi come Uefa non lo seguiremo nelle nostre competizioni perché è anti-calcio e contro la logica del calcio moderno, contro la salute dei giocatori, contro gli allenatori e alla fine va anche contro gli arbitri. Collina è uno degli arbitri più illustri della storia. Lo conosco da più di tre decenni e la nostra collaborazione alla Fifa è stata molto produttiva. Ma deve mettere da parte il suo ego per continuare a contribuire al nostro gioco. Noi, nelle competizioni Uefa, non lo applicheremo».

Boban favorevole al Var

Ultima riflessione sul Var: “Nessuno l’ha inventato. Esisteva in altri sport. Sono molto orgoglioso di aver guidato il progetto quando ero alla FIFA insieme all’IFAB. Vogliamo proteggerlo. Non cambia la partita, il VAR pulisce la partita. È un aiuto per l’arbitro, che corre tredici chilometri. Basta un secondo per commettere un errore. Vogliamo tutelare gli arbitri. Cerchiamo un calcio più onesto e trasparente. Penso che tutto sia positivo. Il calcio non cambia, cambia il modo in cui vengono prese le decisioni. Il gioco non cambia”.

Boban attacca Collina: Non può imporre certe regole, non è il padrone del calcio Fonte: Ansa

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