Tanti flash e telecamera ad attenderla, come si conviene a una vera star. Non del cinema in questo caso, ma del circo bianco, quello che Federica Brignone ha addomesticato a suon di vittorie nel corso di una stagione (per certi versi) unica e irripetibile. “Adesso però fatemi riposare, perché sono veramente esausta e ho bisogno di riprendersi”, esordisce Fede non appena sbuca fuori dal terminal degli arrivi della Malpensa.
- L'annata perfetta: "Feeling straordinario con gli sci"
- "Il ritiro? Impossibile oggi stabilire una data"
- Domani a Courmayeur, poi le gare degli assoluti
L’annata perfetta: “Feeling straordinario con gli sci”
Tiene stretta la sfera di cristallo in mano, quella che stavolta non gli hanno spedito per posta come nel 2020. È la sfera della coppa generale, la più grande, la più “pesante”, forse anche la più bella e speciale. Non che le due di discesa (dove prima di questa stagione non aveva mai vinto in carriera…) e gigante abbiano minor appeal.
“Sono emozionata perché onestamente è stata tutta una sorpresa. Sin dalla prima parte di stagione ho capito che stava succedendo qualcosa di straordinario e se mi guardo indietro penso a quanta strada ho fatto in un’annata dove ho registrato appena tre uscite, tutte in gigante. Vincere 10 gare e salire 16 volte sul podio è qualcosa che non avrei mai pensato potesse essere possibile, invece grazie allo straordinario feeling con gli sci tutto si è tramutato in una meravigliosa realtà. Il pregio maggiore è stato quello di restare concentrata sulle cose giuste, senza pensare ad altro, nemmeno ai risultati da raggiungere. Questo ha fatto la differenza”.
Federica sa però che un’altra chiave di volta l’ha fornita una condizione fisica che è stata sempre al massimo della resa possibile. “Stavo bene già l’estate scorsa, ho avvertito ottime sensazioni in corso d’opera. E poi aver vinto a Cortina e Semmering mi ha come “sbloccato” a un livello superiore: ho imparato dagli errori del passato ed è venuta fuori questa annata super”.
“Il ritiro? Impossibile oggi stabilire una data”
Non poteva chiedere di più, Federica, ripensando a qualche occasione persa in passato, ma oggi tornata indietro con gli interessi. Tanto che qualcuno vorrebbe vederla sciare ancora per tanto tempo. “Questo oggi non posso saperlo. Intanto il prossimo anno ci sono i giochi di Milano-Cortina, dove sicuramente vorrò provare a togliermi delle belle soddisfazioni. Ma la carriera di un’atleta non è infinita, e io so di non essere la più giovane del gruppo. La decisione su quando dire basta sarà figlia di tanti fattori, adesso è impossibile indicare una data certa.
Però una cosa la voglio dire: è bello vedere quanta attenzione c’è nei confronti della nostra disciplina, da Nord a Sud. Questo significa che tutti assieme abbiamo fatto un grandissimo lavoro, dai noi atleti agli staff e anche alla federazione. Godiamoci il momento, e dopo una meritata pausa proveremo a ripeterci o a migliorare. Io quest’anno l’ho fatto, specialmente in discesa, e la cosa ha funzionato alla grande”.
Domani a Courmayeur, poi le gare degli assoluti
La stagione di Brignone non può dirsi ancora del tutto conclusa: domani sarà a Courmayeur, dove prenderà parte all’intitolazione della pista 14 che porterà il suo nome (è il comprensorio dove ha cominciato a sciare da bambina).
Poi il 3 e il 4 aprile è iscritta alle gare dei campionati italiani in Val di Fassa, con il gigante sulla Mediolanum dell’Alpe di Lusia e il supergigante sulla Volata di Passo San Pellegrino, dove punta a centrare altre medaglie in coda a un’annata già indimenticabile di suo. Ma prima del meritato riposo, un altro assaggio di podio ci sta sempre bene.