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Brignone e Goggia fanno luce sul “buio” degli altri: chi c’è dietro di loro. De Chiesa lancia l’allarme per Milano-Cortina

La stagione strepitosa di Federica Brignone, il rientro super di Goggia: l’Italia è ancora una volta protagonista nel mondo dello sci. Ma soprattutto il settore maschile preoccupa in vista delle Olimpiadi

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Una stagione da consegnare agli annali. Federica Brignone ha fatto la storia dello sci italiano, e non solo, mettendo insieme trofei e record. A darle una mano c’è stata Sofia Goggia, rientrata da un bruttissimo infortunio e nonostante qualche alto e basso capace di tornare subito ad altissimi livelli, con il podio conquistato nella Coppa del mondo generale.

Brignone-Goggia: la straordinaria coppa azzurra

Federica Brignone chiude una stagione al limite della perfezione. La Tigre valdostana a 34 anni dà l’impressione di essersi migliorata ancora. Successi a ripetizioni, progressi in discesa che le hanno permesso non solo di vincere la Coppa del Mondo generale ma anche quella di specialità in discesa e gigante. Un percorso da sogno che si è impreziosito con la medaglia d’oro ai Mondiali di Saalbach sempre nel suo gigante.

Sofia Goggia tornava alle gare dopo un infortunio che le ha fatto anche pensare al ritiro. Dopo aver saltato le prime gare, è tornata subito con podi e vittorie e con la dimostrazione di essere una vera campionessa. Poi le cose non sempre sono andate per il verso giusto, qualche occasione persa per centesimi o per un po’ di sfortuna. Ma alla fine arriva comunque un podio nella classifica generale e per la prma volta l’Italia piazza due atlete sul podio. Ma la carta di identità delle due campionesse azzurre invita anche alla riflessione, chi prenderà il loro posto?

La velocità funziona, Collomb la speranza

La squadra femminile di velocità continua a essere di altissimo livello non solo per le sue punte ma anche per la profondità di squadra. Laura Pirovano continua a inseguire il podio ma è reduce da una stagione molto solida, Elena Curtoni ha recuperato da un brutto infortunio e altre cercano spazio. L’unica nota dolente arriva da un’annata da incubo di Marta Bassino ma il talento c’è come la speranza di un suo riscatto.

Situazione più complicate nelle discipline tecniche e soprattutto nello slalom con Peterlini e Rossetti che fanno gran fatica. La grande speranza è quella di Giorgia Collomb, campione in gigante ai Mondiali juniores, la 18enne ha talento e rappresenta senza dubbio un punto di partenza per le prossime stagioni.

Paris copre una situazione complicata

Dominik Paris continua a essere la grande stella dello sci italiano al maschile. Ma il prossimo aprile compie 36 anni. Discorso diverso per Mattia Casse che ha cominciato bene la stagione, poi si è un po’ perso prima di infortunarsi. Anche la sua carta d’identità non è di quelle nuovissime. Ma rappresentano le uniche speranze per l’Italia in vista di Milano-Cortina. Dal settore “tecnico” sono arrivate quasi esclusivamente brutte notizie, qualche sprazzo di De Aliprandini e Vinatzer e nulla più. Lo slalom, così per le donne, sembra diventato un incubo e le parole di Gross testimoniano che all’interno del gruppo c’è anche qualcosa che non va.

Dagli studi Rai, in occasione del gigante femminile di Sun Valley, il commentatore Paolo De Chiesa non ha usato mezzi termini: “Per le Olimpiadi ormai è tardi, la prossima stagione è già segnata. I nostri giovani partiranno con pettorali altissimi. L’unica nota positiva da questo punto di vista è stato Franzoni. Ma non ci dobbiamo nascondere, magari sarò duro ma la situazione è disastrosa”.

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