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Brignone lascia la clinica, c'è già una data per il ritorno sugli sci: e il 14 riabbraccia Goggia al media day

La Tigre di La Salle saluta La Madonnina, dove è stata operata a tibia e perone: le tappe della riabilitazione e l'incognita crociato. Tra pochi giorni l'attesa conferenza stampa.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

La degenza alla clinica La Madonnina è al capolinea. Federica Brignone lascia la struttura dove è ricoverata da giovedì scorso, quando fu trasferita dalla Val di Fassa dopo il grave infortunio ai Campionati Italiani e operata d’urgenza a tibia e perone. Per la vincitrice dell’ultima Coppa del Mondo, oltre che delle coppette di specialità del gigante e della discesa libera, la possibilità di tornare a casa e di proseguire nel lungo e difficile percorso di riabilitazione, già cominciato peraltro nella stessa clinica milanese.

Quanto affetto per Federica Brignone dopo l’infortunio

Le numerose testimonianze d’affetto dei giorni scorsi, da parte di semplici tifosi e appassionati per finire a colleghe, campioni e fan vip – è arrivata anche la chiamata del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – hanno fatto piacere a Federica, aiutandola a superare l’iniziale momento di scoramento seguito alla caduta nella seconda manche del gigante sulla pista dell’Alpe Lusia. Brignone ha già dato inizio ai primi lievi movimenti di fisioterapia. Sa che l’attende un duro cammino prima di tornare in pista. Ma è intenzionata a provarci con tutte le sue forze.

Brignone, la tabella per il rientro: a settembre sugli sci?

La tabella stilata col dottor Panzeri e con la commissione medica della Federazione prevede un mese e mezzo circa di puro scarico per la campionessa valdostana. Poi comincerà la riabilitazione vera e propria, con una data cerchiata in rosso sul calendario: tornare sugli sci entro la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Insomma, la speranza di Brignone e dello staff è quella di rimettersi sugli sci a fine settembre. C’è però un’incognita da valutare, non indifferente: il crociato. Che potrebbe allungare – e non di poco – i tempi di recupero.

L’incognita crociato e i tempi di recupero per le Olimpiadi

Tra 45 giorni, come spiegato dallo stesso Panzeri dopo il primo intervento, bisognerà verificare le condizioni del crociato anteriore sinistro, rotto e non operato a differenza di tibia e perone. Una nuova operazione, che appare molto probabile, farebbe slittare il rientro mettendo fortemente a rischio la partecipazione di Brignone ai Giochi Invernali di Milano e Cortina. Un’eventualità che, per il momento, nessuno vuol prendere in considerazione. E la prima a pensare solo a rimettersi in sesto è la stessa Fede.

Brignone, Goggia e le altre stelle azzurre al Media Day FISI

Dopo il primo incontro coi cronisti, previsto al momento dell’uscita dalla clinica, c’è una data “ufficiale” per la conferenza stampa di rito, il Media Day di fine anno della FISI del 14 aprile a Milano. Dove Brignone avrà modo di riabbracciare Sofia Goggia, tra le prime a manifestarle vicinanza e sostegno dopo la caduta. Prevista anche la partecipazione di Dominik Paris, Lisa Vittozzi, Michela Moioli, Maurizio Bormolini, oltre che di Miro e Flora Tabanelli, le grandi speranze italiane per Milano e Cortina degli sport sulla neve.

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