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Brugge-Atalanta, moviola: Perché Gasperini si è infuriato, scandalo al 90’

La prova dell’arbitro Meler neli playoff di Champions analizzata ai raggi X dal talent di Prime Calvarese, il fischietto turco ha ammonito 3 giocatori

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Originario di Selcuk (Smirne) Halil Umut Meler, l’arbitro designato per i playoff di Champions tra Brugge ed Atalanta, è nato il primo agosto 1986 ed ha una ridotta esperienza di gare ad altissimo livello. Il fischietto turco ha fatto recentemente parlare di sé non per errori tecnici o altro, bensì per un’aggressione piuttosto brutale in campo. L’11 dicembre 2023, un lunedì, il presidente poi dimissionario dell’Ankaragucu, Faruk Koca, lo aveva steso con un destro in pieno volto dopo l’1-1 della sua squadra contro il Rizespor. Una frattura appena sotto l’occhio sinistro la diagnosi all’ospedalizzato Meler, stramazzato sul campo nell’occasione. Vediamo come se l’è cavata ieri.

I precedenti di Meler con l’Atalanta

Un solo precedente con Meler ma felice per la Dea che con il fischietto di Smirne vinse 3-0 ad Anfield Road contro il Liverpool.

L’arbitro ha ammonito tre giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Ersoy e Uyarcan con Kardesler IV uomo, van Boekel al Var e Delajod all’Avar, l’arbitro ha ammonito tre giocatori: Toloi (90+1), Cuadrado (90+2), Hien (90+2) per proteste.

Brugge-Atalanta, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi della gara. Non succede niente di rilevante fino al 90′, con l’episodio chiave: Hien passa davanti a Nilsson togliendogli il pallone, ma con il braccio lo tocca in maniera involontaria sul volto: l’arbitro non ci pensa due volte e indica il dischetto tra l’incredulità generale. Le proteste portano anche tre gialli alla Dea: Toloi (90+1’), Cuadrado (90+2’), Hien (90+2’) per proteste. Brugge-Atalanta finisce 2-1.

La sentenza di Calvarese

A dare un giudizio definitivo sul penalty che ha permesso al Brugge di battere l’Atalanta è l’ex arbitro Calvarese, talent di Prime Video, che dice: “Partiamo da due presupposti: il calcio è uno sport di contatto, e ha delle dinamiche la cui comprensione è fondamentale per valutare al meglio gli episodi.

Il difensore svedese è davanti al suo avversario, c’è un corpo a corpo con i due calciatori che si contendono lo spazio per raggiungere il pallone, obiettivo di entrambi. Tutti e due lo fanno in maniera corretta, ma mentre il calciatore del Bruges sfiora il collo di Hien, quest’ultimo fa lo stesso con il viso del connazionale. Non si tratta però di un colpo punibile, ma semplicemente di un corpo a corpo. Siamo sempre nei limiti della regolarità di uno sport di contatto: questo non è mai calcio di rigore”.

La rabbia di Gasperini

Furioso Gasperini a fine partita: “Evidentemente le decisioni arbitrali italiane contagiano il calcio generale. Tutti ora hanno un’idea sui falli completamente diversa: i falli di mano creano polemiche ma a volte è davvero difficile. Il dramma vero sono i contatti. La stragrande maggioranza dei calciatori urla, strilla, tutti hanno l’intenzione di rubacchiare. La direzione attuale non so da chi sia guidata, sicuramente da pochi. Ma non c’entra niente con il gioco del calcio.

Io non conosco più le regole. Mettetevi tutti d’accordo, anche le tv, perché poi ci si sguazza in queste cose. Magari qualcuno dice pure che Hien ha toccato. Ormai gli arbitraggi sono completamente distanti da tutto quello che dicono anche i calciatori. Questo è uno sport completamente diverso da quello che è stato per secoli”

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