Il terzino dell’Inter Cristiano Biraghi è finito nel mirino dei social da alcuni giorni per alcuni simboli presenti sui suoi parastinchi inquadrati durante Inter-Barcellona mentre il difensore si massaggiava la gamba dolorante, in seguito ad uno scontro di gioco. L’elmo da legionario e la scritta “Vae Victis”, guai ai vinti, hanno irritato molti tifosi.
Dopo la smentita dell’Inter, che ha negato qualsiasi riferimento al fascismo, è arrivata anche la dichiarazione dell’agente del giocatore Mario Giuffredi, che a Tuttomercatoweb ha voluto chiudere il caso: “Ci tengo a fare una premessa: Biraghi gioca a calcio fin da piccolo ed è professionista ormai da diversi anni e sul suo conto non si è mai sentito nulla né nessuna voce in particolare”.
“Fa male che la sola fantasia di alcuni giornalisti possa alimentare un pensiero totalmente sbagliato sulla persona e l’uomo Cristiano Biraghi. Una fantasia che ha portato alcuni giornalisti a pensare che i simboli presenti sui parastinchi, che lui indossa, siano legati al fascismo”.
“Spiego brevemente il significato dei simboli sui parastinchi: è presente una scritta ‘Vae Victis’ ovvero guai ai vinti e l’elmo del legionario. Si tratta del film ‘Trecento’ e di un riferimento agli spartani sulla battaglia delle Termopili. Quindi altra epoca della storia rispetto a quella tirata in ballo”.
“Quest’oggi si è letto anche qualcuno che facesse riferimento all’altro parastinchi su cui è presente una scritta “Sara Victoria” non è altro che i nomi della moglie e della figlia. Spero che questa storia finisca qui”.
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