Fino a questo momento, la stagione di André Silva all’Eintracht Francoforte è davvero da incorniciare. 20 gol e 5 assist in 23 partite tra campionato e coppa nazionale fanno di lui uno dei migliori bomber d’Europa. Eppure forse non tutti ricordano il suo passato al Milan, prelevato dal Porto da Fassone e Mirabelli nella incredibile estate di Li, quando la campagna acquisti rossonera finì con un bilancio di circa 250 milioni di spesa. Il rendimento del portoghese, incensato in passato anche Cristiano Ronaldo, non è sicuramente stato all’altezza delle aspettative a Milano, ma sembra rinato in terra teutonica.
Il quotidiano lusitano “O Jogo”, quindi, ha intervistato il numero 33 delle ‘Aquile‘ per chiedergli il perché di questo rendimento così positivo:
“Sto bene, anche se l’entusiasmo va e viene. Sono il secondo miglior marcatore in Europa e voglio continuare così, mi piacerebbe vincere la Scarpa d’Oro”.
Arrivato comunque molto giovane al Milan, è veramente difficile spiegare un’inversione di rotta cosi radicale. Si sa che noi italiani viviamo il calcio in modo ossessivo, mettendo una pressione incredibile ai giovani calciatori soltanto perchè pagati molto e incensati dai giornali:
“Penso solo al mio presente. Le forti critiche che ho ricevuto in passato in altri paesi mi hanno motivato. Oggi sono un calciatore più maturo, posso dire di aver militato in quasi tutti i migliori campionati”.