È alla fine scattato il Gong sulla sessione di calciomercato invernale 2020-2021 per la nostra Serie A. In una situazione economica resa a dir poco drammatica dalla Pandemia di Covid-19 che sta sconvolgendo, tra gli altri, anche il mondo del pallone, abbiamo assistito ad un surclassamento delle Idee di mercato sui soldi (che non ci sono), dei progetti a lungo termine sui nomi e dei fatti sui proclami.
Ed allora ecco alcune squadre che, per esigenze di classifica o di bilancio, si sono rifatte il look da cima fondo (Parma, Cagliari e il solito Genoa), mentre altre compagini hanno preferito rimanere così e non toccare ingranaggi che fin qui stanno funzionando.
Juventus(se si esclude Rovella), Inter e Napoli non hanno effettuato acquisti che stravolgeranno la loro rosa, preferendo concentrarsi di più sulle cessioni. Sami Khedira è un giocatore che meritava un’uscita migliore per quello che ha dato ai bianconeri ma, si sa, la riconoscenza è cosa veramente rara. Le uscite di Milik e Nainggolan (rispettivamente andati all’OM e al Cagliari) sono un toccasana per le casse di Inter e Napoli, ma si tratta pur sempre di prestiti (situazione comune a molti club, che tra pochi mesi si ritroveranno di nuovo molti giocatori indesiderati in rosa).
E poi ci sono gli Evergreen, quei gioocatori non più sulla cresta dell’onda ma che, per un motivo o per l’altro, fa sempre piacere rivedere. Dopo molte stagioni come gregario e insostituibile di Max Allegri, riecco Mario Mandzukic sulla sponda rossonera di Milano. Bentornato Marione. Così come un cavallo di ritorno in Serie A è quel Stephan El Shaarawy (direzione Roma) che può ancora dare tantissimo ai giallorossi e alla nazionale (Insigne e Chiesa permettendo).
Degno di nota anche il ritorno del buon Graziano Pellè, celeberrimo nel nostro paese più per le prese in giro seguite al rigore ad Euro 2016 che per i suoi gol, in quanto la sua carriera è stata spesa prevalentemente in Olanda. Per lui c’è il Parma, squadra in crisi nera di risultati soprattutto per la difficoltà enorme di fare gol.
Non sono mancati neanche gli acquisti in ottica futura, uno su tutti Nicolò Rovella, acquistato dalla Juventus e lasciato maturare alla corte di Davide Ballardini. Classe 2001, di lui si parla un gran bene e le prestazioni di questa prima parte di stagione lo dimostrano.
Della stessa risma è Bryan Reynolds, che segna il definitivo arrivo degli americani nel nostro campionato. Arrivato da Dallas, famigerata terra dell’assassinio di JFK, è pronto a stupire e a mostrare all’Europa gli enormi progressi del calcio Made in USa seguendo le orme del connazionale McKennie.
Amata e odiata, manna dal cielo o sciagura biblica, la sessione invernale di calciomercato regala comunque sempre emozioni, e poco importa che non siano arrivati pezzi da 90 o superstar strapagate. I buchi che erano da tappare sono stati chiusi (vedi Musacchio alla Lazio, una squadra che gioca spesso quasi senza difesa) e per ora bene cosi.
Menzione d’onore al Verona di Ivan Juric, che come se nulla fosse e ignorato dai più si porta a casa un signor attaccante, Kevin Lasagna. Le squadre dell’allievo di Gasperini segnano tanto e divertono, e attenzione dunque, che il vero colpo da 90 possa averlo fatto proprio il vecchio Ivan.