Lo scudetto della stagione 2005/2006 è definitivamente dell’Inter. Lo ha stabilito la Cassazione, che ha respinto il ricorso della Juventus in merito alla revoca del titolo di serie A del 2006, assegnato dalla Figc all’Inter per i fatti di Calciopoli.
La sentenza delle sezioni unite della Cassazione, riporta Gazzetta.it, è stata pubblicata giovedì mattina e chiude una volta per tutte la vicenda iniziata 12 anni fa.
La Cassazione ha ripreso la sentenza della Corte d’Appello di Roma, che aveva accolto l’eccezione sollevata dall’Inter e rigettato l’istanza bianconera dichiarando difetto di giurisdizione dei giudici statali. La Cassazione ha confermato che la contesa rientra nell’ambito degli organi sportivi in base al “principio di autonomia dell’ordinamento sportivo nazionale” che “costituisce l’articolazione italiana di un più ampio ordinamento autonomo avente una dimensione internazionale”.
Sulla controversia si era anche pronunciato il TAR del Lazio nel settembre 2016, rigettando il ricorso con cui la Juventus aveva chiesto anche un risarcimento di oltre 400 milioni di euro.
Il titolo 2004/2005, anch’esso tolto ai bianconeri, fu invece revocato e non assegnato. Dopo il primo titolo “d’ufficio”, l’Inter trionfò per i quattro anni successivi, fino allo storico Triplete del 2010. Quindi il “break” del Milan di Zlatan Ibrahimovic, poi i sette scudetti consecutivi dei bianconeri.
L’ex patron dell’Inter Massimo Moratti, raggiunto dall’Ansa, ora fa un appello alla Juventus e agli juventini: “Tutto regolare, conseguenza di quello che è successo. Ma io ne ero certo, non avevo dubbi. Comunque bene, è sempre uno scudetto assicurato: ora devono accettarlo gli juventini”.
I contrasti con Agnelli: “Con lui ho fatto pace? Siamo sempre stati amici, diciamo che questo sentimento adesso è più pubblico…”.
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